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elazione tra governante e governati, o più semplicemente nelle dinamiche religiose che<br />
contribuiscono a creare un ambiente esplosivo in cui non c’è altra strada che la rivolta.<br />
La rivolta di Driss Ferdi in Le passé simple è a tratti grottesca e patetica. Una scena<br />
particolarmente rocambolesca del romanzo è quella che vede Driss, ripudiato dalla casa<br />
paterna per la sua continua disubbidienza e le sue provocazioni, diventare complice di un<br />
delitto simbolico e materiale al tempo stesso. Il giovane, in cerca di un rifugio, si affida a un<br />
delinquente che infine saccheggerà la casa del Seigneur e ne ruberà la dentiera d’oro (più<br />
volte evocata nel romanzo come simbolo del potere patriarcale). La ricchezza del padre<br />
diventa quindi una ricchezza effimera, il furto dei denti rappresenta la sua umiliazione e la<br />
sua rovina.<br />
Tuttavia, più si va avanti nella lettura, più si è colpiti dall’ambiguità del personaggio<br />
che, da un lato sembra voler attuare una ribellione immediata e legittima nei confronti<br />
dell’autocrazia paterna, dall’altro mostra, con i suoi slanci ribelli, delle velleità rivoluzionarie<br />
poco realistiche, quasi utopiche. Nel corso della storia il personaggio stesso prende coscienza<br />
di questa condizione ed è presto costretto a rendersi conto della realtà dei fatti : solo e non<br />
appoggiato nella sua impresa dai fratelli e dalle persone che gli sono vicine, abbandona l’idea<br />
iniziale per condurre una rivolta ben più lieve, una protesta dai toni contenuti più che una<br />
insurrezione. Non passerà mai ai fatti, alla violenza che sembra necessaria a capovolgere lo<br />
stato delle cose, ma si accontenterà di una rivolta intellettuale, “ragionata”, nella quale c’è<br />
spazio addirittura per una trattativa con il Seigneur : « A condition, dis-je, que vous vous<br />
résigniez à transformer votre théocratie en paternité. J’ai besoin d’un père […]. Une légère<br />
réforme que vous pourriez m’accorder sans qu’il soit porté atteinte à votre souveraineté<br />
puisque je reste sous votre tutelle 187 ». Nonostante le bravate e i suoi istinti rivoluzionari,<br />
Driss si rende conto a poco a poco che la sua rivolta non volge a buon fine, e afferma : « Je<br />
m’étais révolté, pauvre, révolte de pauvre, et l’on ne se révolte pas pauvre 188 ».<br />
187 Driss Chraïbi, Le Passé simple, cit., p. 163.<br />
188 ivi, p. 272.<br />
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