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INTRODUZIONE<br />
Strutturata in maniera rigida e relativamente refrattaria ai cambiamenti storici della<br />
modernità e della globalizzazione, la famiglia magrebina presenta ancora oggi un esempio di<br />
struttura parentale particolare. Anche se i clan e le tribù concepiti alla vecchia maniera<br />
sembrano via via lasciare il posto alla famiglia mononucleare di stampo occidentale,<br />
l’organizzazione patrilineare continua a essere ancora oggi la regola sulla quale si fondano i<br />
legami tra gli individui e a determinare il più delle volte un forte sbilanciamento in termini di<br />
distribuzione delle responsabilità e dell’autorità tra i generi.<br />
Nel corso dei decenni la conformazione della struttura familiare e le sue dinamiche<br />
sono state influenzate dall’atteggiamento adottato nei confronti delle donne, determinando<br />
progressi e regressi in funzione della condizione femminile. In effetti, quando nei Paesi del<br />
Maghreb l’autorità maschile è stata esercitata con maggior rigore, concretizzandosi nella<br />
segregazione e in altre misure privative, anche la struttura familiare ha subito delle<br />
ripercussioni gravissime, assumendo delle forme che l’hanno assimilata ad un regime<br />
dispotico più che a un rifugio affettivo.<br />
D’altra parte, il posto della donna in una società come quella magrebina, densa di<br />
contraddizioni, di slanci verso la modernità e di improvvisi ripiegamenti 1 sulla tradizione, per<br />
la sua natura problematica, non solo suscita dibattiti nel discorso intellettuale, antropologico e<br />
culturale, ma diventa soggetto di creazioni letterarie ed esplorazioni poetiche.<br />
[...] de nombreux facteurs politiques ont favorisé un regain d’importance aux structures<br />
traditionnelles. En effet les pays du Maghreb, comme tout pays nouvellement ou récemment<br />
indépendant, ont cherché à mettre en valeur leurs traditions et leur patrimoine culturel propres<br />
dans la perspective « d’un retour aux sources » 2 .<br />
1 A questo proposito, è interessante il passo tratto dal romanzo di Fatima Mernissi : « Nous vivons des temps<br />
difficiles, le pays est aux mains de l’occupant étranger, notre culture est menacée. Il ne nous reste que nos<br />
traditions ». Fatima Mernissi, Rêves de femmes. Une enfance au harem, Paris, Albin Michel, 1994, p. 75.<br />
2 Bendahman Hossain, Personnalité maghrébine et fonction paternelle au Maghreb, Paris, La Pensée<br />
Universelle,1984, p. 75.<br />
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