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tesi F. Marotta.pdf - EleA@UniSA

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Privata del diritto alla parola nel dominio pubblico, la donna che benedice — come<br />

quella che pronuncia formule magiche — ritrova il potere di dire, talvolta di “bene-dire”, ma,<br />

in ogni caso, utilizza lo spazio religioso e rituale per trasgredire alla legge del Padre.<br />

Il rito magico delle madri-streghe è legato alla segretezza e al mistero, ha a che fare con gli<br />

ambiti dell’ignoto, dell’inesplorato e dell’abbandonato, del non-detto e dell’inconfessabile ; in<br />

altre parole, il lato oscuro e segreto delle cose.<br />

Sarà bene a questo punto focalizzare l’attenzione sul termine italiano “segreto”. Segreto,<br />

dal latino secernĕre, ci riconduce ad un concetto forte di separazione indicato sia dal prefisso<br />

se-, che dal verbo cernĕre, da cui è composto. Quindi, tutto ciò che di segreto c’è nella magia<br />

non può che darci l’idea della divisione, della separazione. E cos’è la separazione se non<br />

quella segregazione sessuale sulla quale si fonda l’intera cultura musulmana?<br />

È interessante notare come i saperi magici siano quasi completamente ad appannaggio del<br />

mondo femminile e come diventino un elemento di complicità tra le donne stesse.<br />

[...] les vieilles femmes ont toujours mis en garde les filles, surtout les filles, contre les formules<br />

magiques des sorcières [...], les sorcières et leur haleine, les sorcières qui ont mauvais visage,<br />

mauvaise langue, mauvaise salive, mauvais œil [...] 43<br />

Peraltro, non è soltanto tramandando il culto magico che si garantisce la sopravvivenza<br />

delle credenze, ma è soprattutto inculcando la paura, il sospetto del malocchio e il timore<br />

degli incan<strong>tesi</strong>mi negativi, capaci di nuocere irrimediabilmente, che si riesce - mi sembra - a<br />

radicare nel pensiero comune il modo di fare vigente.<br />

La mère est dépositaire et animatrice des rites destinés à assurer la protection ou la prospérité de la<br />

famille ; elle seule peut communiquer avec le monde de la magie maléfique, divinatoire et<br />

médicale. Ce pouvoir lui assure un prestige et une influence qui lui donnent sur le plan éducatif<br />

une puissance inégalable. 44<br />

43 Leïla Sebbar, Mon cher fils, Tunis, Éditions Elyzad, 2009, p. 17.<br />

44 Bendahman Hossain, Personnalité maghrébine et fonction paternelle au Maghreb, Paris, La Pensée<br />

Universelle,1984, p. 215.<br />

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