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tesi F. Marotta.pdf - EleA@UniSA

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I. LA MEMORIA E IL RICORDO<br />

CAPITOLO PRIMO<br />

Nelle prime due parti di questo lavoro, si sono analizzate le relazioni parentali in<br />

condizioni che presuppongono, per così dire, una certa interattività. Per comodità, si definirà<br />

il tipo di rapporti finora esplorato – come l’autorità e le reazioni da questa provocate –<br />

“rapporti in praesentia”. Questa definizione sarà utile a distinguere il diverso tipo di rapporti<br />

che saranno analizzati nella terza parte di questa <strong>tesi</strong>, designati, per opposizione, “rapporti in<br />

absentia”.<br />

I.1 MEMORIA FAMILIARE E APPARTENENZA<br />

Rimembrare, ricordare, presuppone necessariamente un’assenza : sia essa fisica, della<br />

persona o dell’oggetto al centro della rimembranza ; o, soltanto metafisica, relativa al tempo<br />

che, per essere ricordato, si presume concluso. La memoria, nel contesto familiare, è la<br />

garante non soltanto dei ricordi, delle immagini di un tempo andato, ma anche e soprattutto la<br />

guardiana dei legami di appartenenza e di affetto.<br />

Ogni ricordo è di per sé una storia, contiene inevitabilmente una narrazione e quindi una<br />

componente di fiction, fondamentalmente perché ogni individuo rievoca il ricordo secondo il<br />

suo personalissimo punto di vista, conservando dei dettagli e omettendone altri. Il gioco di<br />

composizione e scomposizione dei ricordi (ridotti ai minimi termini o organizzati in grandi<br />

cronache collettive) è spesso al centro della narrazione letteraria.<br />

Ce qui fait mémoire est restitué à la façon d’un kaléidoscope mental, se composant et se<br />

recomposant pour donner l’image de fragments épars dans une construction pourtant toujours<br />

unique et élaborée. Ces différents morceaux ainsi détachés du passé et revenant à la mémoire<br />

donne forme à un récit. [...] Ainsi la mémoire familiale est-elle d’abord une histoire personnelle et<br />

sa reconstruction. Il y a du roman en elle. Une fiction vraie à travers laquelle l’individu, mobilisant<br />

son passé, se donne du sens. 220<br />

220 Anne Muxel, Individu et mémoire familiale, Paris, Nathan, 1996, p. 8-9.<br />

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