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tesi F. Marotta.pdf - EleA@UniSA

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Ils ont tété un an, pleuré deux ans — le temps strict accordé à la prime enfance — et tout de suite<br />

après ils ont grandi dans la peur et appris le silence. Comme ce soir tous les soirs ils sont cinq<br />

ombres sur le mur. 170<br />

Il silenzio, abitudine consolidata e condotta vincolante, è in realtà la cancellazione della<br />

naturale predisposizione alla comunicazione tra esseri umani, quindi una forma di violenza<br />

evidente. Il terrore, manifestazione della devastante conseguenza dell’autorità, diventa l’unico<br />

legame tra figli e genitori e sostiene la violenza dandole nuovo vigore. Si crea così uno strano<br />

procedimento ciclico in cui, come indica anche Gianni Vattimo, l’espressione di quel<br />

sentimento di ansia e inquietudine nei confronti della figura paterna aggrava la situazione già<br />

complicata.<br />

Quando si ha paura della paura, quando si teme di temere, magari perché è ostacolata l’espressione<br />

stessa della paura, si finisce per agire in modo tale da anticiparne la manifestazione ; si finisce cioè<br />

per generarla direttamente, riducendo l’angosciante attesa. La paura produce violenza, e della<br />

violenza si ha paura [...] 171<br />

Nell’ambito della differenza di genere la violenza morale si esplica in tutta la sua<br />

intensità in ogni aspetto della vita della donna. Come abbiamo visto, infatti, le donne sono<br />

spesso lo strumento dell’autorità patriarcale e dimostrano, così, come la violenza morale<br />

possa essere interiorizzata fino al punto da apparire naturale e da non essere più percepita da<br />

chi la subisce.<br />

Les actes de connaissance et de reconnaissance pratiques de la frontière magique entre les<br />

dominants et les dominés que la magie du pouvoir symbolique déclenche, et par lesquels les<br />

dominés contribuent, souvent à leur insu, parfois contre leur gré, à leur propre domination en<br />

acceptant tacitement les limites imposées, prennent souvent la forme d’émotions corporelles –<br />

honte, humiliation, timidité, anxiété, culpabilité – ou de passions et de sentiments – amour,<br />

admiration, respect [...] 172<br />

170 ivi, p. 36.<br />

171 Gianni Vattimo, http://giannivattimo.blogspot.com/2010/10/ecco-un-mio-post-sul-blog-de-il-fatto.html<br />

172 ivi, p. 44-45.<br />

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