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donna non solo con il « mother’s species » di cui abbiamo parlato, ma addirittura con il<br />
mondo diabolico, per sua natura nascosto e silenzioso, ma soprattutto imprevedibile e<br />
suscettibile. Nonostante la sottomissione e l’arrendevolezza alla legge patriarcale fatta di<br />
divieti e tabù, la donna magrebina continua a turbare e sfidare l’uomo con il proprio corpo,<br />
simbolo del vero potere : quello biologico della procreazione. Come se non bastasse, è sempre<br />
la donna che detiene la capacità di intervento sul bene più prezioso dell’uomo, la virilità,<br />
animando così, con la sua potenziale forza castratrice, gli incubi maschili più ricorrenti e<br />
inconfessabili. Storie popolari, proverbi, aneddoti di ogni tipo, testimoniano la radicazione dei<br />
pregiudizi misogini in seno alla società magrebina e contribuiscono alla demonizzazione della<br />
donna e della madre, forse cercando di esorcizzare in qualche modo i pericoli d’instabilità ad<br />
essa legati.<br />
Secondo quanto affermato da Lévi-Strauss, se le donne sono credute e si credono maghe è<br />
in virtù della loro particolare condizione sociale, difatti, la diversa posizione che queste<br />
occupano nei confronti della religione ufficiale le colloca, come abbiamo precedentemente<br />
visto, per forza di cose in uno spazio marginale nel quale il dedicarsi alla magia e<br />
all’allenamento delle proprie presunte influenze maligne può funzionare da valvola di sfogo<br />
delle pressioni del sistema patriarcale.<br />
Le donne detentrici di “poteri magici” dominano gli elementi naturali e gli spiriti e il fatto<br />
stesso di padroneggiare le arti magiche agisce sugli uomini con una forte pressione<br />
psicologica che li trasforma, come suggerisce Mohammed El Bachari, da “hommes<br />
dominants” a “hommes dominés”. Nel suo saggio, l’autore esplora tutte le credenze popolari<br />
riguardo al rapporto tra donne e magia e identifica in alcune categorie femminili degli<br />
autentici pericoli per la vita dell’uomo. « [...] la femme se montre soumise parce qu’elle cache<br />
derrière cette docilité ses armes les plus fatales 39 ».<br />
« Le patrimoine maghrébin [...] introduit dans les craintes des hommes les femmes âgées.<br />
Ces dernières sont considérées comme les plus dangereuses. Ceci provient, semble-t-il, de<br />
39 Mohammed El Bachari, Homme dominant, homme dominé, Paris, L’Harmattan, 1999, p. 17.<br />
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