Piano provinciale di sviluppo e coordinamento territoriale LEROP

I. SITUATIONSSKIZZE I. ANALISI DELLA SITUAZIONE
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Daneben ist aus struktureller ebenso wie aus arbeitsmarktpolitischer
Sicht eine Reihe von Problemen
nicht zu übersehen: So steht die überwiegend
kleinstrukturierte Südtiroler Landwirtschaft innerhalb
der EG mit der industriell betriebenen Agrarerzeugung
vieler Flachlandgebiete in direktem Wettbewerb,
woraus ihr beträchtliche Nachteile erwachsen.
Deshalb ist ein Großteil der Südtiroler
Bauern auf ausreichende Zuverdienstmöglichkeiten
angewiesen, doch erschweren die
zunehmend härter werdenden Wettbewerbsbedingungen
auch in den anderen Wirtschaftsbereichen
die Bereitstellung solcher Möglichkeiten.
Außerdem haben die Grundstückspreise vor allem
in den Ballungszentren Südtirols ein Niveau erreicht,
das dem Flächenverkauf zwar zugute
kommt, aber den Zukauf stark behindert.
In der Industrie gibt es neben einigen Musterbetrieben
eine Fülle von Betrieben, deren Konkurrenzfähigkeit
stark beeinträchtigt ist. Unzureichende
Technologie, geringe Innovationskraft, große
Abhängigkeit von öffentlichen Subventionen und
Zuwendungen, überholte Organisationsmodelle,
unzureichende Gewerbeflächen, Mängel an Infrastrukturen
und insbesondere in der Anbindung an
die Verkehrswege (Straßen und Schienen) sind nur
einige Schwachpunkte der Südtiroler Industrie.
Im Baugewerbe sind eine große Anzahl von kleineren
und mittleren Unternehmen tätig. Sie bearbeiten
fast ausschließlich den lokalen Markt und
sind daher auf dessen Bedürfnisse eingestellt. Für
Spezial- und Großvorhaben sind sie in den seltensten
Fällen gerüstet, weshalb für solche Vorhaben
fast immer auswärtige Firmen herangezogen
werden müssen.
Dem vorwiegend am lokalen Markt orientierten
Südtiroler Handwerk droht vom EG-Binnenmarkt
relativ wenig Gefahr. Eine wirkliche Gefährdung
besteht in den meisten Handwerkszweigen nur
durch den Zuzug neuer Konkurrenzfirmen und nicht
von der auswärtigen Bearbeitung des lokalen
Marktes. Schwierigkeiten erwachsen aus der zunehmenden
Notwendigkeit der computergestützten
Betriebsführung in manchen handwerklichen Bereichen
(z.B. Metall- und Holzverarbeitung).
Im Handel bedroht der EG-Binnenmarkt die
Wachstums- und Überlebenschanchen selbst der
größten Südtiroler Unternehmen. Diesem Druck zur
Konzentration und zur Ausschaltung eines gesunden
Wettbewerbes zuungunsten der Verbraucher
Da un punto di vista strutturale e di politica di mercato
del lavoro non vanno poi dimenticati altri
problemi, quali gli svantaggi intrinsechi alla struttura
agricola altoatesina, troppo esigua per entrare
direttamente in concorrenza con la produzione
agraria industrializzata delle zone di pianura degli
altri paesi CE. Per questo motivo, gran parte degli
agricoltori locali è costretta a ricorrere a forme di
lavoro avventizio. Ma anche queste possibilità
sono pregiudicate dalla situazione concorrenziale
sempre più accentuata che caratterizza anche gli
altri settori economici. Va considerato inoltre che i
prezzi dei terreni hanno raggiunto, soprattutto nei
maggiori centri, un livello tale da retribuire a dismisura
le vendite rendendo però d'altro canto molto
oneroso l'acquisto di nuovi terreni.
Nella provincia di Bolzano, accanto ad alcune imprese
di spicco vi è un gran numero di imprese la
cui competitività non è più molto marcata. La tecnologia
obsoleta, la scarsa propensione all'innovazione,
una forte dipendenza da sovvenzioni e
contributi pubblici, modelli organizzativi ormai superati,
un'insufficiente disponibilità di aree per insediamenti
produttivi, la mancanza di infrastrutture, in
particolare per quanto riguarda il raccordo alle
principali vie di comunicazione (strade e ferrovia)
sono soltanto alcuni dei punti deboli dell'industria
locale.
Nell'edilizia in Alto Adige opera un gran numero di
aziende piccole e medie che producono quasi
esclusivamente per il mercato locale e alle cui
esigenze quindi si orientano. Generalmente, le
imprese edili locali non sono in grado di far fronte
commesse consistenti o speciali sicchè per
questo tipo di servizi bisogna quasi sempre rivolgersi
ad imprese esterne.
L'artigianato altoatesino non va invece incontro a
questo tipo di difficoltà e non teme la concorrenza
dall'esterno e la realizzazione del mercato unico
europeo perchè è orientato prevalentemente al
mercato locale. Un reale pericolo per i vari rami
dell'attività artigianale è rappresentato dalla concorrenza
che un'immigrazione di imprese artigianali
potrebbe provocare e non da una partecipazione
esterna alla produzione del mercato locale. Alcune
difficoltà potrebbero poi derivare dall'esigenza di
introdurre una gestione aziendale computerizzata
in determinati settori artigianali (ad esempio nella
lavorazione dei metalli e del legno).
In vista della realizzazione del mercato unico europeo,
persino le più grandi imprese commerciali
dell'Alto Adige avranno difficoltà a sopravvivere. A
fronte di una tendenza all'accentramento e ad una
concorrenza sleale che va a danno del consuma-
Südtirol - Leitbild 2000 LEROP Alto Adige - Obiettivo 2000
Landesgesetz 18. Jänner 1995, Nr. 3 Legge Provinciale 18 gennaio 1995, n. 3