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Energia eolica e sviluppo locale - Ambiente e Territorio - Coldiretti

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<strong>Energia</strong> <strong>eolica</strong> e <strong>sviluppo</strong> <strong>locale</strong><br />

* * *<br />

Santa Luce (PI)<br />

Il Comune di Santa Luce (1.800 abitanti) in Bassa Val di Cecina ha compiuto in questi<br />

ultimi anni un interessante percorso sulle energie rinnovabili che lo ha portato ad avere sul<br />

territorio una serie di impianti (per un investimento complessivo di circa 50 milioni di euro,<br />

una ventina di posti di lavoro e positive ricadute anche sulle finanze del Comune) che sono<br />

strettamente collegati alla vocazione agricola del territorio secondo una logica che mira a<br />

sviluppare una green economy a livello <strong>locale</strong>, cioè un’agricoltura multifunzionale di qualità.<br />

Fa piacere raccontare quello che è stato un po’ un sogno nostro che si è concretizzato negli<br />

ultimi 4 anni. A maggio ci sono le elezioni e tutto quello che abbiamo fatto l’abbiamo fatto in<br />

questa legislatura. Siamo partiti dal non avere alcuna attenzione per la green economy, al fatto<br />

che nel nostro territorio c’è stato un fiorire di attività. Sabato prossimo andiamo a presentare<br />

l’utilizzo di una stalla per l’allevamento di bovini che viene “convertita” al biogas e ha i tetti<br />

fotovoltaici. È l’ultimo tassello di un percorso che abbiamo fatto sulle rinnovabili e che è partito<br />

dall’eolico, ma poi ha abbracciato tanti altri settori. Questo perché investimento chiama investimento,<br />

ma soprattutto perché il nostro comune si è connotato con l’immagine di un territorio<br />

che avendo una vocazione agricola importante, aveva la voglia di investire sul proprio futuro<br />

legandolo alle energie rinnovabili, all’utilizzo del suo territorio e, quindi, delle sue risorse, siano<br />

esse le risorse del vento, da biomassa o dall’agricoltura. Un sistema che dovrebbe nella logica<br />

del nostro “sogno” mettere insieme quella che è una sostenibilità di attività nel nostro comune<br />

con le nuove tecnologie, su un futuro a energia pulita, con investimenti che porteranno nuove<br />

attività e alla possibilità di creare tante micro attività collegate alle rinnovabili. Questo potrà<br />

consentire a chi vive in questo comune di viverci stabilmente e di impiantare la propria attività.<br />

Poi ci siamo posti traguardi sempre più importanti: entro il 2011 vogliamo firmare il Patto dei<br />

Sindaci per poi lavorare ad un Piano Energetico Comunale per il recupero delle risorse per la<br />

ristrutturazione degli edifici (Federico Pennesi, Santa Luce).<br />

Il punto di avvio di questo percorso è stata la decisione di realizzare un impianto di<br />

eolico industriale da 26 MW distribuiti su 13 aerogeneratori (si stima che a regime l’impianto<br />

produrrà 58 mila MWh/anno, ovvero energia pulita corrispondente al fabbisogno di 19.500<br />

famiglie). In questo percorso, l’ente <strong>locale</strong>, pur non avendo investito direttamente proprie<br />

risorse nella realizzazione degli impianti, ha giocato un ruolo fondamentale, perché è riuscito<br />

ad imporre “un metodo” di condivisione delle scelte con la popolazione <strong>locale</strong>, promuovendo<br />

la partecipazione dei cittadini e coinvolgendo anche del Dipartimento di Energetica “Lorenzo<br />

Poggi” e del Dipartimento di Ingegneria Civile “Laboratorio di Ingegneria dei Sistemi Territoriale<br />

e Ambientale” dell’Università di Pisa.<br />

L’eolico è stata l’iniziativa “forte”. Siamo partiti a luglio 2006 coinvolgendo la popolazione su<br />

una proposta che ci arrivò da un privato. Quello che abbiamo fatto in questi anni, è stato di<br />

elaborare ”un metodo” con cui abbiamo condiviso le nostre scelte con la popolazione. Questo è<br />

l’unico modo per far passare qualsiasi tipo di progetto importante per un territorio al vaglio del<br />

consenso sociale. Quello che abbiamo fatto da subito è stato quello di presentare i progetti alla<br />

popolazione, di discutere con loro della proposta, approfondire vari aspetti e, quindi, coinvolgerli<br />

nella scelta. Oggi, la chiamano partecipazione, ma è un modo di condividere le scelte con<br />

chi vive in un territorio. Noi l’abbiamo fatto e questo ha pagato. Noi abbiamo fatto un referendum<br />

dopo pochi mesi dalla presentazione della proposta di realizzare un parco eolico e ci fu un<br />

plebiscito per l’iniziativa. Tutti quanti erano d’accordo. A questo referendum partecipò quasi il<br />

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