Energia eolica e sviluppo locale - Ambiente e Territorio - Coldiretti
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<strong>Energia</strong> <strong>eolica</strong> e <strong>sviluppo</strong> <strong>locale</strong><br />
Conosco molto bene, perché l’ho seguito, un caso che riguarda il Comune toscano di Scansano,<br />
dove l’amministrazione comunale, il sindaco in particolare, Flavio Morini, sono stati i principali<br />
fautori di questa scelta. Una scelta che ha anche provocato l’opposizione di Biondi Santi. Questo<br />
è un caso tipico in cui l’opposizione che è stata presentata come l’opposizione della comunità era,<br />
assolutamente legittima dal suo punto di vista, di un signore al quale le pale eoliche rompevano<br />
le scatole perché le vedeva dalla finestra della sua tenuta. È un caso tipico in cui il problema<br />
dell’accettazione sociale è stata molto ingigantita, ma è anche un caso tipico in cui la comunità<br />
ha accettato questa scelta e anzi l’ha sentita come una scelta propria, vedendo in questa scelta la<br />
possibilità anche di un modello di produzione di energia non solo meno impattante da un punto<br />
di vista ambientale, ma anche conveniente per quel territorio. Per cui credo che un modello come<br />
questo, poi ce ne sono altri in giro per l’Italia, ma questo di Scansano è quello che ho seguito<br />
di più e, quindi, conosco meglio, sia un modello di successo perché il controllo democratico,<br />
pubblico, sulle scelte, non avviene soltanto nelle forme di contrasto, di dialettica, per cui nasce il<br />
comitato, ma avviene dall’inizio, nella misura in cui un Comune – una amministrazione che poi<br />
come hanno dimostrato le elezioni gode della fiducia dei cittadini – non solo è il proponente di<br />
quella iniziativa, ma ne diventa anche il garante (Roberto Della Seta, senatore).<br />
L’impianto è stato completato nel 2006, ma nel 2007 è stato bloccato dal Tar, mentre<br />
nel 2008 una sentenza del Consiglio di Stato ha sbloccato definitivamente la situazione, respingendo<br />
tra l’altro le osservazioni dei ricorrenti, l’azienda agraria Montepò di Jacopo Biondi<br />
Santi e Italia Nostra, in merito all’inquinamento acustico, all’altezza massima delle torri e ad<br />
altre obiezioni sull’iter amministrativo. Veniva anche sollevata l’incompatibilità dell’impianto<br />
con le vigne da cui si ricavano il Brunello e il Morellino e che tappezzano le vallate circostanti.<br />
Le motivazioni sono state ritenute tutte prive di fondamento dal Consiglio di Stato, tranne<br />
una: l’aver affidato il monitoraggio dell’impatto degli aerogeneratori sull’avifauna all’azienda<br />
titolare. Una decisione ritenuta “contraddittoria” nell’iter stabilito dalla Regione.<br />
Il parco eolico di Scansano è da 20 MW e soddisfa circa 22 mila famiglie come fabbisogno. È composto<br />
da 10 aereogeneratori da 2 MW ciascuno, per un investimento di circa 30 milioni di euro.<br />
Perché è importante questo parco Dopo tutte le vicende giudiziarie che ha avuto, adesso funziona<br />
e funzione per come era stato progettato, cioè produce energia per quelle 22 mila famiglie,<br />
anzi quest’anno, rispetto alle 1.600 ore programmate di vento, ne ha fatte 1.800, perché tutti e<br />
10 gli aereogeneratori funzionano. Perché è importante questo parco rispetto ad altri parchi eolici,<br />
anche più grandi È importante perché se un parco eolico, così contestualizzato nel paesaggio,<br />
diventa un parco didattico per i ragazzi che, oltre a produrre energia, spiega come funziona l’energia<br />
rinnovabile e viene così ben inserito nel paesaggio agrario toscano, dove ci sono quei bocage<br />
di siepi, per cui diventa chiaramente un fuori scala rispetto all’aereogeneratore alto 90 metri, vuol<br />
dire che il grande eolico, se fatto bene, può essere fatto chiaramente dove c’è vento, ma anche<br />
rispettando criteri di buon inserimento nel paesaggio esistente (Flavio Morini, ANCI e Scansano).<br />
In questi anni, il sindaco di Scansano è riuscito, con successo, anche ricontrattare i termini<br />
della convenzione tra il Comune e l’operatore del parco, riuscendo ad alzare le royalties<br />
per che vanno all’amministrazione comunale.<br />
Quando è stata fatta la convenzione per il parco eolico il sindaco di Scansano non ero io. Noi<br />
avevamo una convenzione assurda. Non so come mai sia stata firmata. Io non l’avrei mai<br />
firmata. Una convenzione fatta al contrario, per due motivi. Il primo, si basava su una percentuale<br />
a decrescere. Per assurdo, il parco produce poco all’inizio e tanto dopo, quindi tu fai<br />
una convenzione a crescere, anche perché le spese all’inizio si ammortizzano meno per cui si<br />
pagano più volentieri a crescere che a decrescere. Probabilmente, il sindaco precedente l’aveva<br />
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