Energia eolica e sviluppo locale - Ambiente e Territorio - Coldiretti
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1. Lo scenario generale<br />
il geotermico, l’idroelettrico e altre fonti minori di energia rinnovabile, si è assistito a una<br />
crescita anticiclica che ha comportato l’installazione di circa 6.600 MW e investimenti per<br />
oltre 15 miliardi euro, totalmente finanziati dal settore privato.<br />
Come già ricordato, il PAN richiede che nei prossimi anni lo <strong>sviluppo</strong> dell’eolico e delle<br />
altre fonti rinnovabili in Italia sia finalizzato al raggiungimento di obiettivi vincolanti e<br />
sanzionati in sede europea, quantificati nel 17% di penetrazione sul consumo finale lordo di<br />
energia e una riduzione del 13,5% delle emissioni rispetto al 2005. Questi obiettivi impongono<br />
alle amministrazioni – Stato centrale e Regioni – di definire delle strategie puntuali di<br />
diffusione e <strong>sviluppo</strong> delle rinnovabili, altrimenti si dovranno pagare delle pesanti sanzioni.<br />
A tal fine, la legge n. 13 del 27 febbraio 2009, all’art. 8-bis, dispone che gli obiettivi nazionali<br />
siano ripartiti a livello regionale. I decreti relativi dovranno tener conto dei seguenti<br />
aspetti:<br />
• della definizione dei potenziali regionali tenendo conto dell’attuale livello di produzione<br />
delle fonti rinnovabili;<br />
• dell’introduzione di obiettivi intermedi al 2012, 2014, 2016 e 2018 calcolati coerentemente<br />
con gli obiettivi intermedi nazionali concordati a livello comunitario;<br />
• della determinazione delle modalità di esercizio del potere sostitutivo del Governo ai<br />
sensi dell’articolo 120 della Costituzione nei casi di inadempienza delle Regioni per il raggiungimento<br />
degli obiettivi individuati.<br />
Da quanto sopra esposto, si evince come il processo che porterà all’individuazione degli<br />
obiettivi da assegnare alle singole Regioni (detto Burden Sharing) dovrà tener conto di diverse<br />
esigenze, tra le quali alcune di carattere non strettamente tecnico.<br />
Il 17% si applica al consumo interno lordo generale e può essere raggiunto con la somma<br />
di rinnovabili elettriche e termiche e/o con interventi di risparmio energetico. 2 Per raggiungere<br />
l’obiettivo del 17% sarà necessario raggiungere quasi il 30% di penetrazione delle rinnovabili<br />
elettriche sui consumi elettrici, in sostanza occorrerà raddoppiare la parte elettrica<br />
della produzione di energia da fonte rinnovabile. Si tratta di un obiettivo raggiungibile, ma<br />
molto ambizioso, 3 anche perché le fonti idroelettrica, geotermica e marina (maree e moto<br />
ondoso) potranno contribuire in minima parte all’incremento della produzione da fonti rinnovabili:<br />
per esse il PAN prevede al 2012 una produzione totale sostanzialmente equivalente a<br />
quella rilevata nel 2005 (circa 49 TWh).<br />
Pertanto, le uniche tre fonti rinnovabili che possono registrare un incremento sostanziale<br />
della produzione di elettricità sono: biomasse o biocombustibili in genere, solare ed<br />
eolico. Incrementi di produzione elettrica si potranno certamente ottenere con l’utilizzo<br />
delle biomasse, ad esempio, attraverso un migliore utilizzo della produzione forestale e degli<br />
scarti delle produzioni agricole, ma incrementi significativi si potranno avere solo attraverso<br />
2 Oggi, la quota delle rinnovabili sul mix elettrico è pari circa al 22% e secondo il Piano Nazionale dovrà arrivare al 28,97%<br />
per poter raggiungere l’obiettivo del 17% di penetrazione delle rinnovabili sul consumo finale lordo di energia. L’eolico può<br />
contribuire per una percentuale del 25%. Al recente Decreto Legislativo di recepimento della direttiva 2009/28/CE viene riconosciuto<br />
il merito di incentivare fonti rinnovabili fino ad oggi meno promosse, quali la generazione termica e gli interventi in<br />
favore dell’efficienza energetica per l’edilizia. La direttiva ha definito una via e l’Italia la sta recependo, mettendo una tariffa<br />
per il calore ceduto da rinnovabili a terzi, per cui solare termico, geotermia, biomasse, biocarburanti in cogenerazione potranno<br />
accedere a questo meccanismo. In più ci sono i titoli di efficienza energetica che sono in via di potenziamento. C’è, quindi, uno<br />
quadro di sostegno, sia per l’energia termica prodotta da rinnovabili sia per l’efficientamento/risparmio energetico, anche se più<br />
blando rispetto alla produzione di energia elettrica.<br />
3 Anche se va considerato che l’impatto della crisi economica ha portato a ritarare i valori dei consumi energetici finali<br />
italiani ed europei rispetto alle stime effettuate nel 2005. Secondo le nuove elaborazioni, nel 2020 – anche senza i nuovi interventi<br />
–, la domanda di energia si posizionerebbe al di sotto dei livelli del 2005. Il nuovo quadro rende quindi molto più agevole<br />
l’ottenimento dei tre obiettivi sull’efficienza energetica, sulle rinnovabili e sulle emissioni climalteranti al 2020.<br />
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