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Energia eolica e sviluppo locale - Ambiente e Territorio - Coldiretti

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5. Il ruolo del sistema finanziario<br />

Un impianto eolico industriale, mediamente, costa 1 milione e 800 mila euro a MW installato,<br />

per cui ad esempio un parco eolico industriale di medie dimensioni da 10 MW costa tra<br />

i 17 e i 20 milioni di euro. Generalmente, il soggetto che realizza un parco eolico industriale<br />

ricorre al finanziamento bancario o al project leasing o al project financing. Banche italiane<br />

ed estere hanno sino ad oggi finanziato progetti su base no-recourse (quindi con il massimo<br />

livello di rischio e facendo affidamento sul regime incentivante) per complessivi circa 6,8<br />

miliardi di euro nel settore eolico.<br />

Le istituzioni finanziarie (banche, società finanziarie, istituti di credito internazionali,<br />

fondi di investimento) entrano in partecipazione con chi realizza il progetto, mettendo parte<br />

delle risorse finanziarie, normalmente il 75-80% del capitale di rischio complessivo, recuperandole<br />

poi nel corso dei 15-20 anni in cui l’impianto è destinato a generare reddito. Le<br />

istituzioni finanziarie entrano in scena quando il progetto del parco eolico è nella fase finale,<br />

cioè quando viene emessa e pubblicata l’autorizzazione unica. Mediamente per realizzare un<br />

parco eolico ci vogliono dai 12 ai 18-24 mesi. Per le torri eoliche ci vogliono circa 12 mesi per<br />

la consegna, a cui è necessario aggiungere il tempo occorrente alla realizzazione della cabina<br />

primaria e degli allacciamenti alla rete. L’istituzione finanziaria interviene a stato avanzamento<br />

lavori, finanziando insieme all’investitore il progetto, dall’inizio alla fine.<br />

Gli impianti si realizzano in project leasing o financing e questo significa che l’imprenditore<br />

privato si espone per 20 milioni di euro, facendo ricorso alla finanza di progetto, con cui compra<br />

i macchinari da chi li vende, affitta il terreno, fa la convenzione con l’ente <strong>locale</strong>, realizza<br />

un’opera, dà lavoro a delle persone – la UIL stima che oggi in Italia sono 29 mila persone che<br />

lavorano nel settore eolico – e, quindi, nel complesso, fa un investimento. Dove lo fa Dove c’è<br />

vento perché altrimenti non potrà mai remunerarlo, dato che la legge prevede che non vi può<br />

essere nessun altro tipo di ritorno se non la produzione elettrica certificata dal contatore Utf,<br />

dalla quale dipende anche l’accesso ai certificati verdi (Simone Togni, Anev).<br />

È importante sottolineare che le istituzioni finanziarie non entrano nel merito degli<br />

aspetti tecnici connessi al rischio industriale del progetto, anche perché il parco eolico deve<br />

essere realizzato secondo quanto è stato previsto nel progetto autorizzato.<br />

L’attività che noi possiamo fare di consulenza è “post”. Se un progetto “non performa”, tramite<br />

studi tecnici esterni, possiamo andare a dare un consiglio, ma andarlo a dare preventivamente su<br />

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