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Energia eolica e sviluppo locale - Ambiente e Territorio - Coldiretti

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8. Ricadute territoriali e buone pratiche<br />

<strong>Energia</strong> la sua quota (33%) di partecipazione in Fortore Wind. I costi della transazione non<br />

sono stati resi noti.<br />

Fatto il primo parco eolico, abbiamo realizzato il secondo, poi il terzo e così via. La Fortore <strong>Energia</strong><br />

non ha mai venduto, ha sempre operato per svilupparsi, ma a un certo punto ha dovuto vendere<br />

una parte dei suoi parchi perché non poteva più sostenere finanziariamente la crescita. Nel frattempo,<br />

intorno al gruppo Fortore <strong>Energia</strong>, si è creata la possibilità di lavorare, per cui da 5 persone<br />

siamo diventati tantissimi, più di 130 persone tecnici ed ingegneri tra le sedi di Lucera e San<br />

Giorgio del Sannio che fanno tutte le attività dalla misurazione al progetto, al progetto esecutivo,<br />

etc.. Nel frattempo è stata creata anche una società collegata che costruisce parchi eolici. Quindi,<br />

dalla progettazione alla gestione. Poi, che cosa è successo Quando realizzi qualcosa ti vengono a<br />

cercare, e quindi si sono aperte tantissime opportunità, e abbiamo iniziato ad elaborare progetti<br />

ovunque. Poi, alla fine capisci che non puoi andare avanti su tutto, alcune cose le devi valorizzare<br />

e, quindi, alcuni dei parchi eolici già in funzione sono stati ceduti alla società svizzera BKW. Sono<br />

stati passaggi obbligati perché tantissima progettazione non è andata a buon fine, è rimasta<br />

“impelagata” negli iter burocratici che non si sono chiusi, e comunque c’era tantissima gente a<br />

lavorare che non puoi mandare a casa il giorno dopo. Purtroppo, i tempi di approvazione dei progetti<br />

sono molto lunghi. Su questo c’è da dire che il sistema istituzionale “non segue”, anzi tende<br />

a rallentare piuttosto che …. non dico a favorire. Sulla carta loro avevano i 180 giorni per fare le<br />

cose e invece sono diventati tempi biblici. Tempi segnati da dei contrasti tra Ufficio <strong>Ambiente</strong> e<br />

Ufficio Industria, tra Ufficio Industria e Ufficio Urbanistica. In sostanza, la Regione ha dimostrato<br />

di non essere all’altezza, e sto parlando degli uffici e non del governo. Uffici che non avevano le<br />

competenze e che quindi non erano in grado di gestire le autorizzazioni. Nel frattempo, l’eolico<br />

era un “business”, e di conseguenza qui in molti si sono lanciati a fare progetti. Sono arrivati<br />

sui tavoli della Regione centinaia e centinaia di progetti. La Regione ha tentato di regolamentare<br />

queste iniziative, ma alcuni articoli sono stati dichiarati anticostituzionali. Insomma, c’è stato un<br />

pasticcio e alla fine una società come la nostra subisce anche l’onta di avere il via libera per dei<br />

parchi eolici e poi ottenere un’autotutela della Regione che revoca l’autorizzazione unica. Questo<br />

ha bloccato i finanziamenti delle banche, ma si dovevano pagare i fornitori, il che ha comportato<br />

che parte delle attività di proprietà di una società <strong>locale</strong> come la nostra sono dovute essere cedute<br />

ad una società che con la Puglia e con l’Italia non c’entra nulla, Alla fine anche queste attività<br />

della Regione “non coordinate” portano dei danni: non ti rendi conto che una decisione non la<br />

puoi prendere “ a cuor leggero” perché metti in crisi un meccanismo (Giovanni Alessandro Selano,<br />

Holding Fortore <strong>Energia</strong> SpA).<br />

Comunque, i piani ambiziosi non vengono abbandonati, cercando di raggiungerli attraverso<br />

una nuova “alleanza strategica” con Epuron (www.epuron.de), società del Gruppo<br />

Conergy (www.conergy.it) leader in Europa nello <strong>sviluppo</strong> e nel finanziamento dei progetti<br />

eolici, fotovoltaici e bio-energia, che porta alla nascita di Forturon, nuovo marchio che unisce<br />

Fortore <strong>Energia</strong> a Epuron al fine di progettare, finanziare, costruire, gestire e manutenere<br />

impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. 93 In occasione dell’annuncio della<br />

partnership viene presentato il progetto per un nuovo aerogeneratore che dovrebbe essere<br />

prodotto negli stabilimenti di San Bartolomeo in Galdo. La filosofia di Forturon è coerente<br />

con la storia di Fortore <strong>Energia</strong>: la società realizza impianti eolici per promuovere lo <strong>sviluppo</strong><br />

auto-sostenibile del territorio, promuovendo la costruzione di società miste per i comuni. La<br />

93 Forturon installa impianti prodotti da società controllate. In particolare opera con un suo aerogeneratore assemblato nella<br />

fabbrica di San Bartolomeo in Galdo (BN). Forturon realizza gli impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile utilizzando<br />

servizi, impianti e componenti prodotti da società del gruppo Conergy e Fortore: Fotovoltaico (Inverters, Sistemi di voltaggio,<br />

Trackers, Sistemi di monitoraggio e misurazione), Solare termico (Sistemi completi solare termico), Eolico (Turbine per mini<br />

eolico da 8kW)<br />

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