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Energia eolica e sviluppo locale - Ambiente e Territorio - Coldiretti

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7. Impatto ambientale e paesaggistico<br />

gettista misure fondamentali per evitare le opposizioni locali e alcuni problemi ambientali. Le misure<br />

che derivano dall’interazione col pubblico possono essere probabilmente più innovative, percorribili e<br />

accettabili di quelle proponibili solo dai progettisti in base a considerazioni meramente tecniche. Le<br />

modifiche ai progetti, effettuate nelle fasi iniziali della pianificazione e della progettazione, sono più<br />

facili e economicamente meno rilevanti di quelle effettuate in una fase avanzata della progettazione<br />

o addirittura in corso d’opera. I Progetti, i Piani e i Programmi che non devono essere modificati sono<br />

infatti molto più economici, efficaci e tempestivi. Una partecipazione fin dalle prime fasi è efficace e<br />

previene il crescendo di frustrazioni e contrapposizioni che si manifesta quando le decisioni sono prese<br />

ignorando le istanze locali, evitando quindi la successiva partecipazione forzata che si ha quando le<br />

posizioni sono ormai radicalizzate. La realizzazione di un progetto procede di solito con costi più contenuti<br />

e senza particolari asprezze se i residenti locali sono d’accordo con la proposta. Le proteste sono<br />

minori, gli sforzi più costruttivi e alcuni impatti possono essere evitati o sensibilmente ridotti. Ricerche<br />

anche recenti hanno dimostrato come il giudizio del pubblico, e le pressioni che eventualmente possono<br />

essere esercitate, siano considerate tra i fattori più importanti nella preparazione degli studi di impatto<br />

ambientale, determinandone la qualità. L’esperienza ormai acquisita dimostra, quindi, che i benefici<br />

complessivi superano di gran lunga i costi della partecipazione, nonostante le spese e l’impegno che un<br />

processo partecipativo completo, integrato in tutte le fasi della pianificazione e progettazione, potrà<br />

avere” (Ammassari e Palleschi, 2007:47).<br />

Indubbiamente, il coinvolgimento diretto dei cittadini nelle scelte di governo resta un’esperienza<br />

minoritaria, punteggiata da un crescente numero di “buone pratiche”, riconosciute e incentivate<br />

dall’Unione Europea oltre che dalle politiche urbane e di <strong>sviluppo</strong> <strong>locale</strong> degli stati nazionali, ma non<br />

si configura ancora come una prassi consolidata e indiscussa. Si tratta, comunque, di un campo di<br />

sperimentazione che riguarda in modo più specifico i governi locali, contribuendo così a distinguerli<br />

dalle amministrazioni di rango nazionale e segnando la più netta rottura rispetto alle pratiche delle<br />

amministrazioni burocratiche del ‘900.<br />

All’interno di un approccio partecipativo, si possono trovare metodi e tecniche diversi per raggiungere<br />

gli obiettivi proposti. I metodi rappresentano diverse e alternative interpretazioni operazionali<br />

degli approcci, ed individuano puntualmente come preparare e condurre un processo partecipativo<br />

nel suo complesso. Le tecniche sono strumenti con fini conoscitivi, analitici, rappresentativi, comunicativi<br />

e così via, mirati a risolvere singoli passaggi operativi all’interno dell’approccio metodologico<br />

scelto. Metodi diversi usano spesso tecniche simili, ad esempio per raccogliere informazioni, preferenze<br />

o giungere a decisioni condivise. Molte delle tecniche - quali quelle sulla gestione di dinamiche<br />

di gruppo - vengono da campi anche molto lontani dalla pianificazione e progettazione di interventi<br />

di <strong>sviluppo</strong> <strong>locale</strong>, come la psicologia, applicata a contesti di promozione del cambiamento nei contesti<br />

più diversi, compresi quelli del settore privato.<br />

Gli approcci possono essere distinti sulla base dei gradini della scala di Arnstein (1969) della partecipazione<br />

(vedi tabella): egli ha messo in luce non solo che esistono vari livelli di partecipazione,<br />

ma anche che “poca partecipazione” può significare “falsa partecipazione” (tokenism, cioè “dare un<br />

contentino”).<br />

Potere ai cittadini<br />

Partecipazione irrisoria<br />

Non partecipazione<br />

Controllo ai cittadini – autoproduzione/autogestione<br />

Potere delegato<br />

Partenariato – collaborazione/coinvolgimento<br />

Consultazione<br />

Informazione/comunicazione<br />

Smorzamento<br />

Trattamento terapeutico<br />

Manipolazione<br />

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