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Energia eolica e sviluppo locale - Ambiente e Territorio - Coldiretti

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8. Ricadute territoriali e buone pratiche<br />

e gestisse impianti e possibilmente nella compagine societaria dovevano esserci anche delle<br />

realtà locali che furono identificate nelle Comunità Montane. Quindi, è nata Fortore <strong>Energia</strong><br />

come realizzazione dell’ultimo capitolo e cioè “facciamo una società che lavora con il territorio<br />

e per il territorio”. In questa prima fase, eravamo quattro gatti, le Comunità Montane avevano<br />

una piccola partecipazione insieme con alcuni soggetti locali e alcune multitutility pubbliche<br />

del Centro-Nord. Chiaramente non c’erano soldi e quindi il coinvolgimento dei professionisti,<br />

me compreso, è avvenuto sull’ipotesi di realizzazione del progetto. Sono state fatte una serie<br />

di progettazioni dove vi era un collegamento con i sindaci “amici” cioè che aderivano al progetto<br />

perché interessati. Abbiamo sviluppato dei progetti in questi Comuni. Questi progetti<br />

hanno seguito un iter lunghissimo di autorizzazioni perchè “di sconti” non ne sono stati fatti<br />

a nessuno e poi si è passati alla fase successiva perché alcuni progetti sono stati approvati e,<br />

quindi, potevano essere messi in cantiere. A quel punto è cambiato tutto perché una società<br />

<strong>locale</strong>, sostenuta da dei partner locali, non ha la forza per accedere “al debito”, cioè di accedere<br />

al sistema di credito bancario. Questo è un punto importante. Perché una società piccola<br />

con un progetto così ambizioso, così legato al territorio, deve necessariamente e lentamente<br />

andare con soggetti esterni al territorio che ti portano dalle banche Qui, c’è un problema di<br />

accesso al credito, e questo è il primo tema. Per accedere al credito abbiamo scelto un gruppo<br />

di appoggio che non fosse una multinazionale, ma un gruppo che in qualche modo aveva un<br />

collegamento con il territorio. Abbiamo individuato il gruppo romagnolo formato da Amadori,<br />

Orogel e Conserve Italia di Cesena che hanno diversi soci in Puglia legati agli allevamenti. Loro<br />

sono entrati in società con una quota maggioritaria. Il Gruppo Amadori con tutte le società<br />

collegate ci ha consentito di realizzare il primo parco eolico, cioè ci hanno accompagnato in<br />

banca, la banca ci ha dato il finanziamento e loro ci hanno messo quella parte di equity che<br />

serviva. L’altro aspetto interessante è che l’energia prodotta è stata conferita non a ENEL, ma<br />

al Consorzio Romagna <strong>Energia</strong> che acquista direttamente l’energia. Quindi, nel 2005 c’è stato<br />

già un primo scollamento dal <strong>locale</strong> “stretto”: dato che non c’era un sistema finanziario <strong>locale</strong><br />

adeguato, abbiamo dovuto per forza allearci con soggetti esterni. In un progetto di filiera questo<br />

passaggio poteva non esserci, se c’era un sistema “a monte” che capiva il valore di questa<br />

iniziativa. Tutto questo nonostante la Puglia sia anche piena di banche locali. Il problema è<br />

che i soldi che servono a fare un parco eolico sono tanti (Giovanni Alessandro Selano, Holding<br />

Fortore <strong>Energia</strong> SpA).<br />

Negli anni successivi vengono rapidamente realizzati altri sette impianti eolici nell’area<br />

Fortorina:<br />

• il parco da 18 MW (9 aerogeneratori Enercon da 2 MW) di Spina nel Comune di Roseto<br />

Valfortore (FG) nel 2006; 90<br />

• il parco da 12,3 MW (6 aerogeneratori REpower da 2,05 MW) di Monticelli nel Comune<br />

di Roseto Valfortore (FG) nel 2007;<br />

• il parco da 20 MW (10 aerogeneratori Enercon da 2 MW) di Buglia nel Comune di<br />

Rocchetta S. Antonio (FG) nel 2007;<br />

• il parco da 29,9 MW (13 aerogeneratori Enercon da 2,3 MW) di Franciosa nel Comune di<br />

Rocchetta S. Antonio (FG) nel 2007;<br />

• il parco da 26 MW (13 aerogeneratori Enercon da 2 MW) di Alberona nel Comune di<br />

Alberona (FG) nel 2008;<br />

• il parco da 12 MW (6 aerogeneratori Enercon da 2 MW) di Biccari nel Comune di Biccari<br />

(FG) nel 2009;<br />

90 Nel dicembre 2006, in occasione del 28° anniversario della nascita della Comunità Emmaus di Foggia, c’è stata anche<br />

l’inaugurazione di una torre <strong>eolica</strong> nel Villaggio-comunità di accoglienza Emmaus di Foggia, realizzata con il supporto finanziario<br />

della Banca Popolare Etica. La Comunità può così risparmiare sui costi dell’energia elettrica e in pochi anni ottenere un introito<br />

della vendita dell’energia prodotta in eccedenza.<br />

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