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Note di Analisi Matematica 2 - Esercizi e Dispense - Università degli ...

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8.10. L’equazione non omogenea<br />

Valutiamo w(x) per x = x 0 . Si ha<br />

1 0 . . . 0<br />

0 1 . . . 0<br />

w(x 0 ) =<br />

. . . . . .<br />

∣0 0 . . . 1∣<br />

Risulta che w(x 0 ) è il determinante della matrice identità, che ha uno sugli elementi della<br />

<strong>di</strong>agonale principale e zero altrove. Il determinante <strong>di</strong> questa matrice vale 1, quin<strong>di</strong> è <strong>di</strong>verso<br />

da zero.<br />

Poichè x 0 è stato scelto in modo arbitrario in R, vuole <strong>di</strong>re che le n soluzioni dell’equazioni<br />

<strong>di</strong>fferenziali sono linearmente in<strong>di</strong>pendenti (in base al teorema 8.9.1).<br />

Abbiamo trovato dunque n funzioni linearmente in<strong>di</strong>pendenti che risolvono l’equazione<br />

omogenea L(y) = 0. Queste n funzioni costituiscono una base per lo spazio delle soluzioni<br />

dell’equazione L(y) = 0. ✔<br />

Definizione 8.9.1 Una n-pla <strong>di</strong> funzioni y 1 , y 2 , . . . , y n che sono soluzioni linearmente in<strong>di</strong>pendenti<br />

<strong>di</strong> L(y) = 0 prende il nome <strong>di</strong> sistema fondamentale <strong>di</strong> integrali <strong>di</strong> L(y) =<br />

0.<br />

Se conosciamo n soluzioni linearmente in<strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> L(y) = 0, la generica soluzione<br />

<strong>di</strong> L(y) = 0 è data da una combinazione lineare delle soluzioni linearmente in<strong>di</strong>pendenti.<br />

Questa generica soluzione prende il nome <strong>di</strong> integrale generale. Si ha il seguente teorema<br />

Teorema 8.9.3 (Sull’integrale generale <strong>di</strong> un’equazione omogenea) Dato un sistema fondamentale<br />

<strong>di</strong> integrali y 1 , y 2 , . . . , y n dell’equazione <strong>di</strong>fferenziale omogenea L(y) = 0, l’integrale<br />

generale è dato dalle combinazioni lineari<br />

y = c 1 y 1 + c 2 y 2 + . . . c n y n<br />

con c 1 , c 2 , . . . , c n costanti <strong>di</strong> R.<br />

8.10 L’equazione non omogenea<br />

Sia data ora un’equazione <strong>di</strong>fferenziale non omogenea<br />

L(y) = b(x)<br />

.<br />

Sappiamo che ad essa possiamo associare l’equazione <strong>di</strong>fferenziale omogenea<br />

L(y) = 0<br />

Se conosciamo un integrale particolare dell’equazione non omogenea, y, e conosciamo<br />

l’integrale generale dell’equazione omogenea associata, y, allora l’integrale generale dell’equazione<br />

non omogenea, che in<strong>di</strong>chiamo con η, è dato dalla somma <strong>di</strong> y e <strong>di</strong> y. Vale infatti il<br />

seguente teorema.<br />

Teorema 8.10.1 Dato y integrale particolare <strong>di</strong> L(y) = b(x), e dato l’integrale generale y <strong>di</strong><br />

L(y) = 0, allora l’integrale generale <strong>di</strong> L(y) = b(x) è dato da<br />

η = y + y<br />

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