Note di Analisi Matematica 2 - Esercizi e Dispense - Università degli ...
Note di Analisi Matematica 2 - Esercizi e Dispense - Università degli ...
Note di Analisi Matematica 2 - Esercizi e Dispense - Università degli ...
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
3.8. Derivata <strong>di</strong>rezionale<br />
può scrivere come P = P 0 + h⃗v con h scalare. Ciò significa che le coor<strong>di</strong>nate del punto P si<br />
possono scrivere come<br />
x = x 0 + hα 1 y = y 0 + hα 2<br />
La variazione della f tra il punto P e il punto P 0 è data da f(x 0 + hα 1 , y 0 + hα 2 ) − f(x 0 , y 0 ).<br />
Definizione 3.8.1 Definiamo derivata <strong>di</strong>rezionale della f lungo la <strong>di</strong>rezione ⃗v il limite, se<br />
esiste ed è finito,<br />
f(x 0 + hα 1 , y 0 + hα 2 ) − f(x 0 , y 0 )<br />
lim<br />
h→0<br />
h<br />
Questo limite si in<strong>di</strong>ca in modo equivalente tramite la scrittura ∂f<br />
∂⃗v (x 0, y 0 ) o D ⃗v f(P 0 ).<br />
Dalla definizione data, risulta evidente che se ⃗v = ⃗i in<strong>di</strong>cando con ⃗i il versore unitario<br />
dell’asse x, <strong>di</strong> componenti (1, 0), allora D ⃗v f(P 0 ) = f x (P 0 ), mentre se ⃗v = ⃗j il versore unitario<br />
dell’asse y, <strong>di</strong> componenti (0, 1), allora D ⃗v f(P 0 ) = f y (P 0 ). Quin<strong>di</strong> le derivate parziali rispetto<br />
a x e rispetto a y sono un caso particolare <strong>di</strong> derivate <strong>di</strong>rezionali.<br />
Vale il seguente teorema, detto formula del gra<strong>di</strong>ente perchè la derivata <strong>di</strong>rezionale, sotto<br />
determinate con<strong>di</strong>zioni, è legata al gra<strong>di</strong>ente della funzione assegnata.<br />
Definizione 3.8.2 Data una funzione f che ammette derivate parziali in P 0 , il vettore in<strong>di</strong>cato<br />
con il simbolo ⃗ ∇f(P 0 ) o grad f(P 0 ) prende il nome <strong>di</strong> gra<strong>di</strong>ente della funzione in P 0 e ha come<br />
componenti le derivate parziali prime della f in P 0 :<br />
⃗∇f(P 0 ) = (f x (P 0 ), f y (P 0 )).<br />
Teorema 3.8.1 (Formula del gra<strong>di</strong>ente) Data f : A −→ R con A ⊂ R 2 , se f è <strong>di</strong>fferenziabile<br />
in P 0 (x 0 , y 0 ) allora f ammette derivata <strong>di</strong>rezionale lungo una qualsiasi <strong>di</strong>rezione unitaria<br />
⃗v(α 1 , α 2 ) e risulta<br />
∂f<br />
∂⃗v (P 0) = f x (P 0 )α 1 + f y (P 0 )α 2<br />
Quin<strong>di</strong> la derivata <strong>di</strong>rezionale si può vedere come il prodotto scalare tra il gra<strong>di</strong>ente della<br />
funzione in P 0 e il vettore ⃗v.<br />
∂f<br />
∂⃗v (P 0) = ⃗ ∇f(P 0 ) · ⃗v<br />
Dimostrazione.<br />
Poichè f è <strong>di</strong>fferenziabile, vale<br />
f(x, y) − f(x 0 , y 0 ) = f x (P 0 )(x − x 0 ) + f y (P 0 )(y − y 0 ) + σ(x, y) √ (x − x 0 ) 2 + (y − y 0 ) 2<br />
dove σ è una funzione infinitesima per (x, y) → (x 0 , y 0 ).<br />
Poichè devo calcolare la derivata <strong>di</strong>rezionale, considero come punto (x, y) il punto che si<br />
trova sulla retta passante per (x 0 , y 0 ) e avente <strong>di</strong>rezione data dal vettore ⃗v. Quin<strong>di</strong>, come<br />
prima, x = x 0 + hα 1 e y = y 0 + hα 2 .<br />
Sostituendo nella formula della <strong>di</strong>fferenziabilità si ricava:<br />
f(x 0 +hα 1 , y 0 +hα 2 )−f(x 0 , y 0 ) = f x (P 0 )(hα 1 )+f y (P 0 )(hα 2 )+σ(x 0 +hα 1 , y 0 +hα 2 ) √ h 2 (α 1 ) 2 + h 2 (α 2 ) 2<br />
Divi<strong>di</strong>amo ambo i membri per h, ricordando anche che, poichè il vettore è unitario, si ha<br />
√<br />
h2 (α 1 ) 2 + h 2 (α 2 ) 2 = |h| √ (α 1 ) 2 + (α 2 ) 2 = |h|. Quin<strong>di</strong> si ottiene:<br />
f(x 0 + hα 1 , y 0 + hα 2 ) − f(x 0 , y 0 )<br />
h<br />
= f x (P 0 )α 1 + f y (P 0 )α 2 + |h|<br />
h σ(x 0 + hα 1 , y 0 + hα 2 )<br />
29