Note di Analisi Matematica 2 - Esercizi e Dispense - Università degli ...
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3.6. Differenziabilità <strong>di</strong> una funzione<br />
(f y ) x = f yx = ∂ ( ) ∂f<br />
∂x ∂y<br />
(f y ) y = f yy = ∂ ( ) ∂f<br />
∂y ∂y<br />
= ∂2 f<br />
∂x∂y<br />
= ∂2 f<br />
∂y 2<br />
Le derivate f xy e f yx sono dette anche derivate parziali miste perchè le derivate sono fatte<br />
rispetto a più <strong>di</strong> una variabile.<br />
Osserviamo che, dal punto <strong>di</strong> vista della notazione usata, quando l’in<strong>di</strong>ce della derivata<br />
parziale è posta in basso della funzione, per esempio f xy , dobbiamo derivare da sinistra verso<br />
destra: in questo caso prima facciamo la derivata rispetto a x e poi rispetto a y. Quando<br />
invece usiamo la notazione frazionale ( ∂2 f<br />
) la notazione è opposta: si va da destra verso<br />
∂y∂x<br />
sinistra. Nell’esempio, il risultato è lo stesso, prima si deriva rispetto a x e poi rispetto a y.<br />
Esempio<br />
Es. 3.5.1 Calcolare le derivate seconde <strong>di</strong> f(x, y) = sin (xy) − x 3 e 4y + 4y 2 .<br />
Prima <strong>di</strong> tutto calcoliamo le derivate parziali prime:<br />
f x (x, y) = y cos (xy) − 3x 2 e 4y<br />
f y (x, y) = x cos (xy) − 4x 3 e 4y + 8y<br />
Passiamo ora alle derivate seconde:<br />
f xx (x, y) = −y 2 sin (xy) − 6xe 4y<br />
f xy (x, y) = cos (xy) − xy sin (xy) − 12x 2 e 4y<br />
f yx (x, y) = cos (xy) − xy sin (xy) − 12x 2 e 4y<br />
f yy (x, y) = −x 2 sin (xy) − 16x 3 e 4y + 8<br />
Nell’esempio appena visto, le derivate parziali miste sono coincidenti. Si tratta <strong>di</strong> una<br />
“coincidenza” o no In realtà la funzione data gode <strong>di</strong> una proprietà importante che ci<br />
permette <strong>di</strong> avere questo risultato.<br />
Teorema 3.5.1 (<strong>di</strong> Clairaut-Schwarz) Data la funzione f definita in un insieme aperto A che<br />
contiene il punto (x 0 , y 0 ), se le funzioni f xy e f yx sono continue in A, allora<br />
f xy (x 0 , y 0 ) = f yx (x 0 , y 0 ).<br />
3.6 Differenziabilità <strong>di</strong> una funzione<br />
Prima <strong>di</strong> entrare a parlare <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziabilità <strong>di</strong> una funzione,<br />
introduciamo una<br />
notazione per <strong>degli</strong> spazi <strong>di</strong> funzioni definite in un insieme aperto I ⊂ R 2 .<br />
G Si in<strong>di</strong>ca con C 0 (I) l’insieme delle funzioni continue in I (si <strong>di</strong>ce anche che la funzione<br />
è <strong>di</strong> classe C 0 ).<br />
G Si in<strong>di</strong>ca con C 1 (I) l’insieme delle funzioni definite in I le cui derivate parziali prime<br />
sono continue in I (si <strong>di</strong>ce anche che la funzione è <strong>di</strong> classe C 1 ).<br />
G Si in<strong>di</strong>ca con C 2 (I) l’insieme delle funzioni definite in I le cui derivate parziali prime e<br />
seconde sono continue in I (si <strong>di</strong>ce anche che la funzione è <strong>di</strong> classe C 2 ).<br />
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