Note di Analisi Matematica 2 - Esercizi e Dispense - Università degli ...
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5. LE CURVE<br />
Possiamo avere anche tangenti orizzontali o verticali, in un determinato punto <strong>di</strong> una<br />
curva, a seconda che la derivata <strong>di</strong> y o x rispetto a t sia nulla:<br />
G si ha una tangente orizzontale quando dy<br />
dt = 0 e dx<br />
dt ≠ 0<br />
G si ha una tangente verticale quando dx<br />
dt = 0 e dy<br />
dt ≠ 0.<br />
Possiamo anche scrivere le equazioni della retta tangente ad una curva parametrica in<br />
forma parametrica. Dato il punto P 0 = (x 0 , y 0 ) = (x(t 0 ), y(t 0 ), i valori delle derivate dx(t 0)<br />
,<br />
dt<br />
dy(t 0 )<br />
rappresentano i valori delle tangenti alla curva, componente per componente. L’equazione<br />
della retta tangente a P 0 , scritta in forma parametrica, deve passare per P 0 e<br />
dt<br />
avere come <strong>di</strong>rezione quella data dal vettore ⃗v che ha come componenti le due derivate<br />
⃗v = ( dx(t 0)<br />
, dy(t 0)<br />
). Scritta in forma vettoriale, la retta tangente deve essere della forma<br />
dt dt<br />
⃗r t = P 0 + t⃗v<br />
dove P 0 è inteso come un vettore, t è il parametro al variare del quale abbiamo i punti della<br />
retta, ⃗v è il vettore che dà la <strong>di</strong>rezione della retta. In forma parametrica abbiamo<br />
⃗r t = (x 0 + t dx(t 0)<br />
dt<br />
, y 0 + t dy(t 0)<br />
)<br />
dt<br />
Osserviamo che, dalle equazioni della tangente x = x 0 + t dx(t 0)<br />
, y = y 0 t dy(t 0)<br />
, se dalla<br />
dt<br />
dt<br />
prima equazione ricaviamo t in funzione <strong>di</strong> x e sostituiamo nella seconda equazione, troviamo<br />
l’equazione della retta tangente che abbiamo ricavato prima.<br />
5.5 Lunghezza <strong>di</strong> un arco <strong>di</strong> funzione<br />
Prima <strong>di</strong> capire come si calcola la lunghezza <strong>di</strong> una curva parametrica, partiamo dal voler<br />
calcolare la lunghezza <strong>di</strong> un arco <strong>di</strong> funzione: data una funzione continua y = f(x) vogliamo<br />
determinare la lunghezza dell’arco della curva data dalla funzione nell’intervallo [a, b].<br />
Per prima cosa, <strong>di</strong>amo una stima approssimata della lunghezza <strong>di</strong> questa curva: <strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo<br />
l’intervallo [a, b] in n parti uguali <strong>di</strong> ampiezza ∆x ottenendo sulla curva n + 1 punti<br />
P i , i = 0, 1, 2, . . . , n. Possiamo quin<strong>di</strong> approssimare la curva me<strong>di</strong>ante una serie <strong>di</strong> segmenti<br />
congiungenti questi punti. Ve<strong>di</strong>amo in figura 5.6 un esempio con n = 9. Poichè la lunghezza<br />
<strong>di</strong> ciascuno dei segmenti congiungenti P i−1 e P i altro non è che la <strong>di</strong>stanza euclidea tra i due<br />
punti |P i − P i−1 |, la curva sarà dunque approssimata da<br />
L ≈<br />
n∑<br />
|P i−1 − P i |<br />
i=1<br />
Prendendo valori <strong>di</strong> n sempre più gran<strong>di</strong> noi avremo valori via via più accurati. Passando al<br />
limite per n → ∞ avremo la lunghezza dell’arco <strong>di</strong> curva:<br />
L = lim<br />
n→∞<br />
i=1<br />
n∑<br />
|P i−1 − P i |<br />
Ora, ciascuno punto P i ha coor<strong>di</strong>nate del tipo (x i , f(x i )), da cui<br />
|P i−1 − P i | = √ (x i − x i−1 ) 2 + (f(x i ) − f(x i−1 )) 2<br />
Dal teorema del valor me<strong>di</strong>o sappiamo che f(x i ) − f(x i−1 ) = f ′ (ξ i )(x i − x i−1 ) dove ξ i è un<br />
punto che non conosciamo all’interno dell’intervallo [x i−1 , x i ]. Ricordando che abbiamo <strong>di</strong>viso<br />
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