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Note di Analisi Matematica 2 - Esercizi e Dispense - Università degli ...

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3. LIMITI, CONTINUITÀ, DIFFERENZIABILITÀ DI FUNZIONI DI PIÙ VARIABILI<br />

Esempio<br />

Es. 3.3.2 Calcolare le derivate parziali prime della funzione f(x, y) = 3x 5 + 2 √ y − 10xy.<br />

Per calcolare la derivata f x (x, y) trattiamo la y come una costante, da cui f x (x, y) = 15x 4 −<br />

10y. Notiamo che la derivata rispetto a x <strong>di</strong> 2 √ y vale zero perchè la y è una costante.<br />

Al contrario, per calcolare f y (x, y) dobbiamo ora trattare x come una costante, da cui<br />

f y (x, y) = 1 √ y<br />

− 10x.<br />

3.4 Interpretazione delle derivate parziali<br />

Sono possibili due interpretazioni sul significato delle derivate parziali prime.<br />

G Se consideriamo la derivata parziale come la velocità <strong>di</strong> cambiamento della funzione<br />

allora f x (x, y) rappresenta la velocità <strong>di</strong> cambiamento della funzione al variare <strong>di</strong> x<br />

per y fissato, mentre f y (x, y) rappresenta la velocità <strong>di</strong> cambiamento della funzione al<br />

variare <strong>di</strong> y per x fissato. Quin<strong>di</strong> se f x (x 0 , y 0 ) > 0 vuol <strong>di</strong>re che la funzione è crescente<br />

in quel punto al variare <strong>di</strong> x, per y 0 fissato, mentre se f x (x 0 , y 0 ) < 0 vuol <strong>di</strong>re che la<br />

funzione è decrescente in quel punto al variare <strong>di</strong> x, per y 0 fissato. Stesso <strong>di</strong>scorso vale<br />

su f y (x 0 , y 0 ): se f y (x 0 , y 0 ) > 0 allora la funzione è crescente in quel punto al variare <strong>di</strong> y,<br />

per x 0 fissato, mentre se f y (x 0 , y 0 ) < 0 la funzione è decrescente in quel punto al variare<br />

<strong>di</strong> y, per x 0 fissato. È possibile che una funzione sia crescente fissato y e decrescente<br />

fissato x o viceversa.<br />

G L’altra interpretazione, geometrica, estende il concetto <strong>di</strong> pendenza della retta tangente<br />

che abbiamo per funzioni <strong>di</strong> una sola variabile, per cui f ′ (x 0 ) rappresenta la pendenza<br />

della retta tangente alla funzione f(x) nel punto x 0 . Nel caso <strong>di</strong> funzioni <strong>di</strong> due variabili,<br />

f x (x 0 , y 0 ) rappresenta la pendenza della traccia della funzione f(x, y) nel piano y = y 0 nel<br />

punto (x 0 , y 0 ) (in altre parole è la pendenza della retta tangente alla curva che si ottiene<br />

intersecando la superficie che rappresenta la funzione f(x, y), cioè il grafico della f, con<br />

il piano verticale y = y 0 ), mentre f y (x 0 , y 0 ) rappresenta la pendenza della traccia della<br />

funzione f(x, y) con il piano x = x 0 nel punto (x 0 , y 0 ).<br />

3.5 Derivate parziali <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne più elevato<br />

Così come per le funzioni <strong>di</strong> una sola variabile è possibile definire le derivate <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne<br />

più elevato (derivata seconda, terza, quarta, n-sima), anche per le funzioni <strong>di</strong> più variabili è<br />

possibile definire le derivate <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne più elevato. Ci soffermiamo al caso <strong>di</strong> funzioni <strong>di</strong> due<br />

variabili.<br />

Data una funzione f(x, y), dal momento che abbiamo due derivate parziali prime f x e<br />

f y , su ciascuna <strong>di</strong> queste funzioni possiamo pensare <strong>di</strong> applicare ancora la definizione<br />

<strong>di</strong> derivata parziale rispetto a x e rispetto a y, ottenendo, in tal modo, quattro possibili<br />

combinazioni.<br />

Abbiamo le seguenti scritture:<br />

(f x ) x = f xx = ∂ ( ) ∂f<br />

∂x ∂x<br />

(f x ) y = f xy = ∂ ( ) ∂f<br />

∂y ∂x<br />

= ∂2 f<br />

∂x 2<br />

= ∂2 f<br />

∂y∂x<br />

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