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Note di Analisi Matematica 2 - Esercizi e Dispense - Università degli ...

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3.10. Piano tangente ad una superficie<br />

Esempio<br />

Es. 3.9.2 Sia z = f(x, y) = e 2x sin (y) con x = st e y = s 2 t.<br />

In tal caso, applicando la formula abbiamo:<br />

∂z<br />

∂s = 2e2x sin (y)t + e 2x cos (y)(2s) = 2e 2st (t sin (s 2 t) + s cos (s 2 t))<br />

∂z<br />

∂t = 2e2x sin (y)s + e 2x cos (y)s 2 = se 2st (2 sin (s 2 t) + s cos (s 2 t))<br />

3.10 Piano tangente ad una superficie<br />

Per funzioni <strong>di</strong> una variabile, se facciamo uno zoom intorno ad un punto del grafico <strong>di</strong><br />

una funzione <strong>di</strong>fferenziabile, il grafico si <strong>di</strong>scosta <strong>di</strong> poco dalla sua retta tangente in quel<br />

punto e possiamo approssimare la funzione, in un intorno del punto, tramite l’equazione <strong>di</strong><br />

una retta.<br />

Un <strong>di</strong>scorso simile si può sviluppare per funzioni <strong>di</strong> due variabili. Qui lo zoom si deve<br />

fare intorno ad un punto della superficie che rappresenta il grafico <strong>di</strong> una funzione <strong>di</strong>fferenziabile.<br />

E il grafico si <strong>di</strong>scosterà poco da un piano (il suo piano tangente in quel punto),<br />

così che potremo approssimare la funzione, in un intorno del punto, tramite l’equazione del<br />

piano tangente.<br />

Sia S la superficie dell’equazione z = f(x, y), con f <strong>di</strong>fferenziabile e <strong>di</strong> classe C 1 . Sia<br />

P 0 (x 0 , y 0 , f(x 0 , y 0 ) un punto <strong>di</strong> S. Consideriamo le curve che intersecano i piani verticali<br />

y = y 0 e x = x 0 sulla superficie S. Il punto <strong>di</strong> intersezione della due curve è proprio il punto<br />

P 0 . Siano T 1 e T 2 le rette tangenti alle due curve nel punto P 0 (le pendenze <strong>di</strong> queste rette<br />

sono date dalle derivate parziali rispetto a x e y). Allora il piano tangente alla superficie<br />

S nel punto P 0 è definito come il piano che contiente entrambe le rette tangenti T 1 e T 2 .<br />

Possiamo pensare a questo piano tangente come il piano in cui ci sono tutte le possibili<br />

rette tangenti per P 0 alle curve che giacciono su S e passano attraverso P 0 (considerando le<br />

derivate <strong>di</strong>rezionali). Il piano tangente è quin<strong>di</strong> il piano che più approssima la superficie S<br />

intorno al punto P 0 .<br />

Un piano passante per il punto P 0 ha equazione nella forma<br />

a(x − x 0 ) + b(y − y 0 ) + c(z − f(x 0 , y 0 )) = 0<br />

Dividendo per c e ponendo A = −a/c e B = −b/c, possiamo scrivere<br />

z − f(x 0 , y 0 ) = A(x − x 0 ) + B(y − y 0 )<br />

Se questa equazione deve rappresentare l’equazione del piano tangente a P 0 sulla superficie,<br />

vuol <strong>di</strong>re che l’intersezione con il piano y = y 0 deve essere la retta tangente T 1 . Ponendo<br />

y = y 0 , l’equazione si riduce a<br />

z − f(x 0 , y 0 ) = A(x − x 0 ), y = y 0<br />

Ora questa è l’equazione <strong>di</strong> una retta che ha pendenza A. Ma la pendenza della tangente T 1<br />

è f x (x 0 , y 0 ). Perciò A = f x (x 0 , y 0 ).<br />

Allo stesso modo, considerando il piano x = x 0 , il piano tangente si riduce a<br />

z − f(x 0 , y 0 ) = B(y − y 0 ), x = x 0<br />

che rappresenta la retta tangente T 2 con pendenza B = f y (x 0 , y 0 ).<br />

Quin<strong>di</strong> l’equazione del piano tangente è data da<br />

z − f(x 0 , y 0 ) = f x (x 0 , y 0 )(x − x 0 ) + f y (x 0 , y 0 )(y − y 0 ).<br />

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