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Rapporto rifiuti speciali 2010 - Ispra

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GESTIONE RIFIUTI SPECIALI<br />

Figura 2.5 Gestione dei <strong>rifiuti</strong> <strong>speciali</strong> esclusi gli stoccaggi, anno 2008<br />

22,2%<br />

0,9%<br />

13,9%<br />

Recupero di energia<br />

Smaltimento in discarica<br />

1,8%<br />

Recupero materia<br />

Incenerimento<br />

61,3%<br />

Altre operazioni di smaltimento<br />

Fonte: ISPRA<br />

38<br />

In particolare, si registra che:<br />

– il 61,3% dei <strong>rifiuti</strong> <strong>speciali</strong>, pari ad<br />

un quantitativo di 75,7 milioni di<br />

tonnellate, viene avviato ad operazioni<br />

di recupero di materia, comprendente<br />

le tipologie di recupero<br />

descritte dalle operazioni da R2 a<br />

R11;<br />

– il 13,9% dei <strong>rifiuti</strong>, pari a 17,2 milioni<br />

di tonnellate, è smaltito in discarica;<br />

– il 22,2%, circa 27,4 milioni di tonnellate<br />

di <strong>rifiuti</strong>, è avviato in impianti<br />

di trattamento chimico-fisico o<br />

biologico e ricondizionamento preliminare;<br />

– l’1,8%, circa 2,2 milioni di tonnellate<br />

di <strong>rifiuti</strong>, viene recuperato energeticamente,<br />

sia in impianti dedicati<br />

(impianti di recupero di biogas,<br />

impianti di valorizzazione di biomasse,<br />

gassificatori), sia in impianti<br />

produttivi quali cementifici, impianti<br />

per la produzione di energia<br />

ed altri impianti che utilizzano <strong>rifiuti</strong><br />

come combustibile in luogo di<br />

quelli convenzionali; in tale quantità<br />

non viene incluso l’incenerimento<br />

con recupero di energia;<br />

– lo 0,9%, oltre 1 milione di tonnellate,<br />

è avviato all’incenerimento con o<br />

senza recupero di energia.<br />

Eliminando, come prevede il Regolamento<br />

(CE) n.2150/2002, anche le altre<br />

operazioni di trattamento preliminare<br />

(figura 2.6), si ha che:<br />

– il 78,8% dei <strong>rifiuti</strong> <strong>speciali</strong> viene avviato<br />

ad operazioni di recupero di<br />

materia;<br />

– il 17,8% è smaltito in discarica;<br />

– il 2,3% viene recuperato energeticamente;<br />

– l’1,1% viene incenerito.<br />

Nelle figure 2.7 e 2.8 è riportato l’andamento<br />

di tutte le operazioni di recupero<br />

e di smaltimento nel biennio<br />

2007-2008.<br />

Il quantitativo di <strong>rifiuti</strong> avviato ad<br />

operazioni di recupero, nel 2008, aumenta<br />

di oltre 11,6 milioni di tonnellate,<br />

con un incremento del 14% rispetto<br />

al 2007. Una quota rilevante di<br />

tale crescita è attribuibile all’incremento<br />

(+8%, corrispondente a 3,3<br />

milioni di tonnellate) dei quantitativi<br />

di <strong>rifiuti</strong> avviati all’operazione di<br />

“riciclo/recupero” di altre sostanze<br />

inorganiche (R5).<br />

Le elevate quantità di <strong>rifiuti</strong> avviate<br />

a tale forma di gestione sono costituiti,<br />

per la maggior parte, da <strong>rifiuti</strong> derivanti<br />

da attività di costruzione e demolizione,<br />

sottoposti a trattamento,<br />

soprattutto, in impianti di frantumazione,<br />

o utilizzati nei ripristini ambientali,<br />

nei processi produttivi legati<br />

all’industria delle costruzioni o in<br />

opere di ricostruzione del manto<br />

stradale.<br />

Altro consistente aumento, pari al<br />

18,5%, si registra per il recupero dei<br />

metalli (R4), con oltre 2 milioni di tonnellate;<br />

in particolare, si evidenzia un<br />

incremento del 20% dei <strong>rifiuti</strong> non pericolosi<br />

ed, invece, una flessione<br />

dell’1,5% dei <strong>rifiuti</strong> pericolosi.<br />

Anche il “riciclo/recupero” di altre sostanze<br />

organiche (R3), fa rilevare un

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