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Rapporto rifiuti speciali 2010 - Ispra

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Figura 7.11 – Quantità di <strong>rifiuti</strong> importati per Paese di provenienza (tonnellate), anno 2008<br />

Altri Paesi<br />

Emirati Arabi Uniti<br />

Lussemburgo<br />

Canada<br />

Spagna<br />

Jugoslavia<br />

Kazakistan<br />

Polonia<br />

Stati Uniti<br />

Slovenia<br />

Olanda<br />

Gran Bretagna<br />

Belgio<br />

Romania<br />

Bulgaria<br />

Francia<br />

Svizzera<br />

Liechtenstein<br />

Austria<br />

Ungheria<br />

Germania<br />

NP: non pericolosi P: pericolosi<br />

Fonte: ISPRA<br />

La figura 7.12 mostra le tipologie di<br />

<strong>rifiuti</strong>, per capitolo CER, maggiormente<br />

importate nel 2008.<br />

I <strong>rifiuti</strong> derivanti da attività di costruzione<br />

e demolizione (capitolo 17), costituiscono<br />

la quota maggiore, il 58%<br />

del totale dei <strong>rifiuti</strong> non pericolosi. La<br />

frazione costituita da ferro e acciaio<br />

(CER 170405), pari a 1,2 milioni di<br />

tonnellate (il 55% del totale), è avviata<br />

al recupero presso aziende dedicate<br />

alla lavorazione del metallo. In particolare,<br />

una cospicua quantità di tali<br />

- 100.000 200.000 300.000 400.000 500.000 600.000 700.000 800.000 900.000<br />

NP<br />

P<br />

<strong>rifiuti</strong>, viene trattata in alcune grandi<br />

realtà industriali -acciaierie- localizzate<br />

in provincia di Udine e di Padova.<br />

In figura 7.13, sono riportati i dati relativi<br />

ai <strong>rifiuti</strong> pericolosi importati nel<br />

2008. Preponderante è la quota costituita<br />

da <strong>rifiuti</strong> derivanti da processi termici<br />

(capitolo 10), il 94% del totale<br />

dei pericolosi importati; il 93% di quest’ultimi,<br />

26 mila tonnellate, è costituito<br />

da <strong>rifiuti</strong> solidi provenienti dal<br />

trattamento dei fumi (CER 100207).<br />

Infine, la figura 7.14, mostra l’incremento<br />

della quantità di <strong>rifiuti</strong> importata<br />

nel 2008, rispetto al 2007. Tale aumento<br />

interessa esclusivamente i <strong>rifiuti</strong><br />

non pericolosi che passano da 992<br />

mila tonnellate nel 2007 a circa 2,2<br />

milioni di tonnellate nel 2008. Il<br />

quantitativo di <strong>rifiuti</strong> pericolosi, invece,<br />

nello stesso biennio, subisce una<br />

flessione pari al 54%. Tale riduzione<br />

interessa sostanzialmente i <strong>rifiuti</strong> solidi<br />

provenienti dal trattamento dei fumi<br />

(CER 100207) e gli oli di sentina<br />

della navigazione (CER 130403).<br />

APPENDICE 7 - IL TRASPORTO TRANSFRONTALIERO DEI RIFIUTI<br />

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