Rapporto rifiuti speciali 2010 - Ispra
Rapporto rifiuti speciali 2010 - Ispra
Rapporto rifiuti speciali 2010 - Ispra
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
GESTIONE RIFIUTI SPECIALI<br />
ciali, tali impianti per completezza di<br />
informazione sono riportati in entrambe<br />
le pubblicazioni. Per consentire il<br />
confronto con le informazioni censite<br />
negli anni precedenti, sono state attribuite<br />
le classificazioni aggiornate anche<br />
agli impianti operativi negli anni<br />
2006 e 2007.<br />
Il numero delle discariche operative<br />
che hanno smaltito <strong>rifiuti</strong> <strong>speciali</strong> è<br />
passato da 595 dell’anno 2007 a 571<br />
del 2008, facendo registrare una riduzione<br />
di 24 unità. La maggior parte degli<br />
impianti inattivi è localizzata al<br />
Nord (-18). È bene, comunque, evidenziare<br />
che la contrazione del numero degli<br />
impianti in esercizio non è attribuibile<br />
esclusivamente alla chiusura definitiva<br />
degli stessi, ma spesso ad una<br />
temporanea inattività nell’anno in esame.<br />
Tale prassi è stata riscontrata, anche<br />
nei precedenti censimenti, soprattutto<br />
per quanto riguarda le discariche<br />
per <strong>rifiuti</strong> inerti, la cui operatività è<br />
spesso legata a situazioni contingenti<br />
come l’apertura/chiusura di cantieri nei<br />
diversi contesti territoriali. Va, inoltre,<br />
rilevato che lo smaltimento dei <strong>rifiuti</strong><br />
<strong>speciali</strong>, più di quello dei <strong>rifiuti</strong> urbani,<br />
risente delle leggi di mercato, per cui<br />
i produttori tendono ad inviare i propri<br />
<strong>rifiuti</strong> negli impianti che risultano per<br />
loro economicamente più convenienti;<br />
per questo motivo le quantità di <strong>rifiuti</strong><br />
smaltite in un dato impianto possono<br />
variare anche sensibilmente da un anno<br />
all’altro.<br />
Nel 2008 la maggior parte delle discariche<br />
sono localizzate al Nord del Paese<br />
(338), mentre 83 sono al Centro e<br />
150 al Sud. La distribuzione non è uniforme<br />
sul territorio nazionale, ma è<br />
strettamente legata alla produzione dei<br />
<strong>rifiuti</strong> e, pertanto, al tessuto industriale<br />
del Paese (Tabella 2.20).<br />
Tabella 2.20 - Quantità di RS smaltite in discarica per macro area geografica, anni 2006 – 2008<br />
Macro area geografica<br />
Quantità RS smaltite in discarica (t/a)<br />
Numero impianti<br />
2006 2007 2008 2006 2007 2008<br />
Nord 9.025.114 8.794.007 8.490.098 396 356 338<br />
Centro 3.967.184 3.740.486 3.891.522 99 84 83<br />
Sud 5.228.088 5.559.105 4.674.296 158 155 150<br />
ITALIA 18.220.386 18.093.598 17.055.916 653 595 571<br />
Fonte: ISPRA<br />
82<br />
I dati per macroarea geografica, mostrano<br />
che, dei 24 impianti operativi in<br />
meno riscontrati a livello nazionale,<br />
ben 18 sono localizzati al Nord, 1 al<br />
Centro e 5 al Sud (Figura 2.24).<br />
La gran parte degli impianti sono discariche<br />
per <strong>rifiuti</strong> inerti (circa il 51%<br />
del totale), in totale 293 di cui 203 al<br />
Nord, 23 al centro e 67 al Sud. In alcune<br />
realtà territoriali come la Valle<br />
d’Aosta o il Trentino Alto Adige, caratterizzate<br />
da ampie zone montuose,<br />
il numero degli impianti per <strong>rifiuti</strong> inerti<br />
è particolarmente rilevante; queste<br />
discariche, gestite perlopiù dai Comuni,<br />
sono di piccole dimensioni e dedicate<br />
allo smaltimento dei <strong>rifiuti</strong> inerti<br />
prodotti all’interno del territorio comunale,<br />
spesso ad uso dei residenti. Tra<br />
le discariche per <strong>rifiuti</strong> inerti molto diffuse<br />
sono anche quelle in conto proprio<br />
a servizio di imprese del settore dell’estrazione<br />
dei minerali, che in molti<br />
casi non smaltiscono grandi quantità di<br />
<strong>rifiuti</strong>, ma risultano funzionali all’attività<br />
produttiva collegata.<br />
Esaminando il dettaglio delle categorie<br />
di impianto si rileva che, nel 2008<br />
rispetto al 2007, la maggiore riduzione<br />
riguarda proprio il numero di discariche<br />
per <strong>rifiuti</strong> inerti (-26 di cui 22 al<br />
Nord); aumentano, invece, di una sia<br />
le discariche per <strong>rifiuti</strong> non pericolosi<br />
che quelle per <strong>rifiuti</strong> pericolosi (Figura<br />
2.25).<br />
Riguardo alla modalità di gestione, la<br />
maggior parte delle discariche per <strong>rifiuti</strong><br />
inerti opera in conto proprio (94<br />
impianti), 153 in conto terzi e 5 sia in<br />
conto proprio che in conto terzi; per 41<br />
impianti l’informazione non è disponibile.<br />
Le discariche per <strong>rifiuti</strong> non pericolosi<br />
sono 269, di cui 48 in conto<br />
proprio, 212 in conto terzi, 3 sia in<br />
conto proprio che in conto terzi, per 6<br />
non è disponibile l’informazione. Gli<br />
impianti per lo smaltimento dei <strong>rifiuti</strong><br />
pericolosi sono in totale 9: 4 localizzati<br />
al Nord (2 in Piemonte: uno in<br />
provincia di Torino ed uno in provincia<br />
di Alessandria e 2 in Emilia Romagna<br />
in provincia di Ravenna); 3 al<br />
Centro (Toscana, Umbria e Lazio) e 2<br />
al Sud (Calabria e Puglia). Di questi<br />
9 impianti: 4 operano in conto proprio,