Rapporto rifiuti speciali 2010 - Ispra
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APPENDICE 5 - LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE<br />
mento europeo e del Consiglio del 19<br />
novembre 2008 relativa ai <strong>rifiuti</strong> e che<br />
abroga alcune direttive”.<br />
L’articolo 199 del D.Lgs. 152/2006,<br />
così come riformulato nel decreto legislativo<br />
205/<strong>2010</strong> recepisce i principi<br />
enunciati nella direttiva sui <strong>rifiuti</strong> ed<br />
introduce nel testo della norma nuovi<br />
contenuti del piano regionale di gestione<br />
dei <strong>rifiuti</strong>.<br />
In sintesi, viene sottolineata l’importanza<br />
della partecipazione del pubblico<br />
al procedimento di adozione ed approvazione<br />
del piano e alle motivazioni<br />
sulle quali si fonda la decisione degli<br />
organi regionali competenti. A tal<br />
fine, poiché l’art. 6 del D.Lgs.<br />
152/2006 prevedeva che i piani di gestione<br />
dei <strong>rifiuti</strong> siano sottoposti a VAS<br />
e che i successivi articoli ne determinano<br />
tempistiche e modalità, il comma<br />
1 del nuovo articolo 199 richiama<br />
la procedura della parte II del D.Lgs.<br />
152/2006.<br />
Gli altri aspetti innovativi riguardano,<br />
altresì, i contenuti del piano, che deve<br />
indicare il tipo, la quantità e la fonte<br />
dei <strong>rifiuti</strong> prodotti all’interno del territorio,<br />
suddivisi per ambito territoriale<br />
ottimale per i <strong>rifiuti</strong> urbani, ed i <strong>rifiuti</strong><br />
che saranno prevedibilmente spediti<br />
da o verso il territorio nazionale.<br />
Inoltre, il piano deve valutare l’evoluzione<br />
futura dei flussi di <strong>rifiuti</strong>, e fissare<br />
gli obiettivi di raccolta differenziata<br />
da raggiungere a livello regionale.<br />
Devono essere individuati i sistemi di<br />
raccolta dei <strong>rifiuti</strong> e i grandi impianti<br />
di smaltimento e recupero esistenti, inclusi<br />
eventuali sistemi <strong>speciali</strong> per oli<br />
usati, <strong>rifiuti</strong> pericolosi o flussi di <strong>rifiuti</strong><br />
disciplinati da una normativa comunitaria<br />
specifica; devono essere valutate<br />
le necessità di nuovi sistemi di<br />
raccolta, la chiusura degli impianti per<br />
i <strong>rifiuti</strong> esistenti, la necessità di ulteriori<br />
infrastrutture per gli impianti per<br />
i <strong>rifiuti</strong>, in conformità del principio di<br />
autosufficienza e prossimità e se necessario<br />
degli investimenti correlati.<br />
Devono altresì, essere fornite informazioni<br />
sui criteri di riferimento per l’individuazione<br />
dei siti e la capacità dei<br />
futuri impianti di smaltimento o dei<br />
grandi impianti di recupero, se necessario;<br />
Il piano dovrà anche prevedere politiche<br />
generali di gestione dei <strong>rifiuti</strong>, incluse<br />
tecnologie e metodi di gestione<br />
pianificata dei <strong>rifiuti</strong>, o altre politiche<br />
per i <strong>rifiuti</strong> che pongono problemi particolari<br />
di gestione.<br />
Con il presente <strong>Rapporto</strong> viene rappresentato,<br />
nelle tabelle che seguono, un<br />
aggiornamento, a novembre <strong>2010</strong>,<br />
dello stato di attuazione della pianificazione<br />
sulla gestione dei <strong>rifiuti</strong>; vengono<br />
riproposte, sinteticamente, le<br />
principali informazioni relative all’implementazione<br />
della normativa<br />
inerente la pianificazione sull’intero<br />
territorio nazionale.<br />
I dati sono stati acquisiti da ISPRA grazie<br />
alla collaborazione degli enti che<br />
provvedono all’elaborazione dei piani<br />
stessi (regioni e province) e dei soggetti<br />
pubblici deputati alla raccolta delle<br />
informazioni in materia di <strong>rifiuti</strong>, in particolare,<br />
Agenzie Regionali per la Protezione<br />
dell’Ambiente, Osservatori regionali<br />
e provinciali sui <strong>rifiuti</strong>.<br />
I dati analizzati individuano:<br />
– l’ente che ha emanato e/o approvato<br />
il piano/programma<br />
– il titolo del documento, ove disponibile<br />
– gli estremi del provvedimento con il<br />
quale il piano è stato adottato, approvato<br />
e/o pubblicato<br />
– gli estremi del BUR di pubblicazione,<br />
ove disponibili.<br />
Nella Tabelle seguenti viene illustrato,<br />
in sintesi, lo stato dell’arte in merito<br />
all’adozione e/o aggiornamento<br />
dei Piani Regionali di gestione dei <strong>rifiuti</strong><br />
ed il monitoraggio, con il dettaglio<br />
provinciale della pianificazione<br />
territoriale sui <strong>rifiuti</strong>.<br />
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