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Liturgia-delle-Ore-III-ULN-web

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204 Sesta settimana del Tempo ordinario

donna virtuosa è l’ornamento della sua casa (cfr. Sir

26, 13-16).

Sì, la sposa e la madre è il sole della famiglia. È il

sole con la sua generosità e dedizione, con la sua costante

prontezza, con la sua delicatezza vigile e provvida

in tutto ciò che vale a far lieta la vita al marito

e ai figli. Intorno a sé ella diffonde luce e calore; e,

se suol dirsi che allora un matrimonio è benavventurato,

quando ognuno dei coniugi, nel contrarlo, mira

a far felice non se stesso, ma l’altra parte, questo nobile

sentimento e intento, pur concernendo ambedue,

è però prima virtù della donna, che nasce coi palpiti

di madre e col senno del cuore: quel senno che, se

riceve amarezze, non vuol dare che gioie; se riceve

umiliazioni, non vuol rendere che dignità e rispetto;

al pari del sole che rallegra il nebuloso mattino coi

suoi albori e indora i nembi coi raggi del suo tramonto.

La sposa è il sole della famiglia con la chiarezza

del suo sguardo e con la vampa della sua parola;

sguardo e parola che penetrano dolcemente nell’anima,

la piegano e inteneriscono e la sollevano fuori

del tumulto delle passioni, e richiamano l’uomo alla

letizia del bene e della conversazione familiare, dopo

una lunga giornata di continuo e talvolta penoso lavoro

professionale o campestre, o d’imperiosi affari

di commercio o d’industria. Il suo occhio e il suo

labbro gettano un lume e un accento, che hanno mille

fulgori in un lampo, mille affetti in un suono.

Sono lampi e suoni che balzano dal cuore di madre,

creano e vivificano il paradiso della fanciullezza, e

sempre irraggiano bontà e soavità, anche quando

ammoniscono o rimproverano, perché gli animi giovanili,

che più forte sentono, più intimamente e profondamente

accolgono i dettami dell’amore.

La sposa è il sole della famiglia con la sua candida

naturalezza, con la sua dignitosa semplicità e col

suo cristiano e onesto decoro, così nel raccoglimento

e nella rettitudine dello spirito, come nella sottile ar-

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