14.02.2020 Views

Liturgia-delle-Ore-III-ULN-web

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Mercoledì 253

sono di peso a me stesso. In me le mie deprecabili

gioie contrastano con le mie tristezze di cui dovrei

rallegrarmi, e non so da quale parte stia la vittoria.

Ahimè! Abbi pietà di me, Signore. Le mie cattive

tristezze contrastano con le gioie oneste, e non so da

quale parte stia la vittoria. Ahimè! Abbi pietà di me,

Signore! Ahimè! Ecco, io non nascondo le mie ferite:

tu sei il medico, io il malato; tu sei misericordioso,

io misero. Non ha forse un duro lavoro l’uomo sulla

terra? (cfr. Gb 7, 1). Chi vorrebbe molestie e difficoltà?

Tu ci comandi di sopportarle, non di amarle.

Nessuno ama quello che sopporta, anche se ama di

sopportare; avviene che uno può godere di sopportare,

ma tuttavia preferisce che non esista quello che

deve sopportare. Nelle avversità desidero prosperità,

nella prosperità temo le avversità. Qual è il giusto

mezzo tra questi estremi, dove l’uomo non abbia un

simile duro lavoro sulla terra? Guai alle prosperità

del mondo, doppiamente indesiderabili e per il timore

dell’avversità e per la caducità della gioia! Guai alle

avversità del mondo, e una e due e tre volte e per

il desiderio della prosperità, e perché l’avversità stessa

è ben dura e la sopportazione fa naufragio! La vita

dell’uomo sulla terra non è forse un duro lavoro

(cfr. Gb 7, 1) senza mai una pausa?

E allora ogni mia speranza è posta nella tua grande

misericordia.

RESPONSORIO Cfr. sant’Agostino, Confess. 10, 27;

Lc 19, 10

@. Troppo tardi ti ho amato, bellezza sempre antica

e sempre nuova! * Hai chiamato, hai gridato e hai

vinto la mia sordità.

&. Il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare

ciò che era perduto.

@. Hai chiamato, hai gridato e hai vinto la mia sordità.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!