14.02.2020 Views

Liturgia-delle-Ore-III-ULN-web

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Lunedì 215

RESPONSORIO Cfr. Qo 2, 26; 1 Tm 6, 10

@. A chi gli è gradito Dio concede sapienza, scienza e

gioia; al peccatore lascia la pena di raccogliere e

d’ammassare. * Tutto è vanità e un inseguire il vento.

&. L’attaccarsi al denaro è radice di tutti i mali; per

il suo sfrenato desiderio, alcuni si sono tormentati

con molti dolori.

@. Tutto è vanità e un inseguire il vento.

SECONDA LETTURA

Dalle «Omelie sull’Ecclesiaste» di san Gregorio di

Nissa, vescovo

(Om. 5; PG 44, 683-686)

Il saggio ha gli occhi in fronte

Se l’anima solleverà gli occhi verso il suo capo,

che è Cristo, come dichiara Paolo, dovrà ritenersi felice

per la potenziata acutezza della sua vista, perché

terrà fissi gli occhi là dove non vi è l’oscurità del

male.

Il grande apostolo Paolo, e altri grandi come lui,

avevano «gli occhi in fronte» e così pure tutti coloro

che vivono, che si muovono e sono in Cristo.

Colui che si trova nella luce non vede tenebre, così

colui che ha il suo occhio fisso in Cristo, non può

contemplare che splendore. Con l’espressione «occhi

in fronte», dunque, intendiamo la mira puntata sul

principio di tutto, su Cristo, virtù assoluta e perfetta

in ogni sua parte, e quindi sulla verità, sulla giustizia,

sull’integrità; su ogni forma di bene. Il saggio dunque

ha gli occhi in fronte, ma lo stolto cammina nel buio

(Qo 2, 14). Chi non pone la lucerna sul candelabro,

ma sotto il letto, fa sì che per lui la luce divenga tenebra.

Quanti si dilettano di realtà perenni e di valori

autentici sono ritenuti sciocchi da chi non ha la vera

sapienza. È in questo senso che Paolo si diceva stolto

per Cristo. Egli nella sua santità e sapienza non si oc-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!