volume II - Grand Tour
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Delle Lepora celebre pittor di paesi, notato insieme con molti altri pittori in simil genere dal Lomazzo,<br />
libro VI, a 475.<br />
Desiderio Erasmo nacque in Roterdam il dì 28 ottobre 1465 o pure nel 1466, come dicono altri<br />
scrittori. Sino all’età di 19 anni vestì l’abito clericale nel duomo di Utrecht, poi andò a imparare l’arte<br />
della pittura sotto Alessandro Hegius, indi si ritirò in un convento di Agostiniani vicino a Delft,<br />
nominato Sion, e morì nel 1535. Jacob Campo Weyerman, parte I, a 194 e 199.<br />
Desplaces intagliatore franzese, cognito ai dilettanti per le sue stampe.<br />
[p. 706 – <strong>II</strong> – C_104V] Diego di Arroio spagnuolo, miniatore famoso, servì Filippo <strong>II</strong> re di Spagna e lo<br />
seguitò nei suoi viaggi. Nel suo tempo non fu secondo a nessuno professore, non solo nella miniatura<br />
quanto ancora nella pittura. Conforme scrive Alfonso Ulloa nella Vita di Carlo quinto, libro IV, a 243.<br />
Ne fa menzione ancora Giovanni Cristofano de Estela nel Viaggio di Filippo <strong>II</strong>, di cui fu pittore di<br />
camera, aggiungendo che fu altresì bravissimo nei ritratti. Morì in Madrid l’anno 1551 d’anni 53, come<br />
scrive il Palomino, Museo pittorico, tomo <strong>II</strong>I, a 240.<br />
Diego di Romolo Cincinnato, nato in Madrid, figliuolo e scolare dell’altro Romolo, che fu pittore di<br />
Filippo <strong>II</strong> re di Spagna. Da giovanetto passò a Roma col duca di Alcalà ambasciatore di Filippo IV, a<br />
Urbano V<strong>II</strong>I sommo pontefice, e siccome era dotato di un grande spirito e si era molto avanzato<br />
nell’arte, fece il ritratto di sua santità in tre diverse attitudini, il quale gli procacciò gran fama. A tal<br />
segno che il papa per dimostrarne il piacere che aveva avuto e la stima che faceva di questo artefice,<br />
oltre all’averli donato una catena d’oro di gran valore, colla medaglia di mezzo rilievo del suo ritratto,<br />
lo creò cavaliere dell’abito di Cristo. Ma questa sua gloria fu di breve durata, essendo morto dopo<br />
pochi giorni nel 1626 e fu sepolto in San Lorenzo di Roma, colle insegne di quell’ordine e con quella<br />
pompa che era dovuta a un soggetto di tanto merito. Il re Filippo IV in considerazione dei meriti del<br />
defunto artefice ottenne da sua santità che l’ordine di cavaliere dell’abito di Cristo passasse a Francesco<br />
di Romolo, fratello di Diego e non punto inferiore ad esso nel merito e nel valore della pittura, come<br />
dimostrano le sue opere alla corte di Spagna e in Roma, dove morì nel 1635. Palomino, Museo pittorico,<br />
tomo <strong>II</strong>I, a 288.<br />
Diego Polo Seniore pittore spagnuolo, fu in grande stima per il suo colorito. Diede buona<br />
testimonianza del suo valore nelle sue opere nell’Escuriale e nel real palazzo di Madrid. Molti sono i<br />
ritratti dei re di Spagna che si vedono nelle gallerie di quei grandi, eccellenti per il disegno e per il<br />
colorito. Morì nel 1600 nel fiore della sua età, d’anni 40. Palomino, Museo pittorico, tomo <strong>II</strong>I, a 267.<br />
[p. 707 – <strong>II</strong> – C_105R] Diego Polo Juniore, consobrino dell’altro Diego Polo, detto il Seniore. Ebbe i<br />
suoi natali nella Castiglia, detta la Vecchia, e i principi dell’arte da Antonio Lanchares, indi passò a<br />
studiare dalle più belle pitture dell’Escuriale, dal che ne trasse un profitto grandissimo, come lo fece<br />
conoscere nelle sue opere che egli dipinse in Madrid, dove morì d’anni 36, nel 1655. Palomino, Museo<br />
pittorico, tomo <strong>II</strong>I, a 309.<br />
Diacceto valoroso orefice fiorentino, detto comunemente il Diacceto, cugino di Francesco Salviati e<br />
suo primo mestro. Fu ancora buon pittore ed ebbe un perfetto disegno. Vasari, parte <strong>II</strong>I, a 626, nella<br />
Vita di Francesco Salviati.<br />
Dionisio Guerri pittor veronese, scolare di Domenico Fabis. Dal Pozzo, a 169. L’Incognito conoscitore<br />
indica le opere di questo artefice nel suo indice a 311.<br />
Dionisio Brevio pittor veronese, fioriva nel 1562. Dal Pozzo, a 5, nell’aggiunta.