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volume II - Grand Tour

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Quello del principe Giovanni Guglielmo di Nassau, in ovato; dal dipinto del suddetto Valders. Once<br />

18 per alto compreso lo scritto, once 13 scarse per traverso.<br />

Quello di Carlo primo re d’Inghilterra, in ovato ecc. Once 18 per alto compreso lo scritto, once 13 per<br />

traverso.<br />

[p. 960.2 – <strong>II</strong> – C_234V] [bianca]<br />

[p. 960 – <strong>II</strong> – C_233V] Filippo Roos, figliuolo secondogenito di Giovanni Enrico e fratello di<br />

Teodoro, di Giovanni Enrico e di Niccolò, pittore di Francfort, dove nacque l’anno 1655. Fu artefice<br />

eccellente nel rappresentare cacce e animali diversi al naturale. Pinarolo, tomo I, a 321 e tomo <strong>II</strong>, a 165,<br />

il quale erroneamente lo chiama Rosa. Vivente il padre si trattenne nella corte di Hessencassel, e da<br />

quel magnanimo principe ebbe molti danari per fare il viaggio di Roma. Giunto colà, entrò nella scuola<br />

del famoso Diacinto Brandi. Aveva questi una figliuola e, siccome Filippo era un bel giovane,<br />

facilmente s’innamorarono l’uno dell’altro. Accortosi il maestro di questi amori, messe la figlia in un<br />

monastero. Allora Filippo si fece cattolico e chiese al papa la fanciulla, e subito fu ordinato che quella<br />

escisse di convento e volle che ne seguissero gli sponsali, dal che ne nacque che Diacinto Brandi,<br />

accoratosi, se ne morì di dolore. Così scrive Jacob Campo Weyerman, nella parte <strong>II</strong>, a 301 e 310.<br />

Filippo Scor, celebre pittore; vien nominato per tale e con somma lode dal Sarnelli, a 251.<br />

Filippo Tommasini franzese; dal basso esercizio d'intagliare fibbie da cinturini, divenne bravo<br />

intagliatore in rame. Intagliò eruditamente moltissime carte, le quali son ben conosciute e ricercate dai<br />

dilettanti. Baldinucci, nell’Arte dell’intagliare in rame, a 6. Il Sandrart, parte <strong>II</strong>, libro <strong>II</strong>, capitolo XX<strong>II</strong>I, a<br />

196, dice che fu scolare di Cornelio Cort. Baglioni, a 395; e questo lo fa maestro di Jacopo Callott,<br />

come pure dice lo stesso il sopra citato Baldinucci nel decennale <strong>II</strong>, della parte I, del secolo V, a 109,<br />

nella Vita di Jacopo Callott, e decennale <strong>II</strong>I, della parte <strong>II</strong>I, del secolo IV, a 392, nella Vita di Giulio<br />

Parigi. L’abate Guilbert nella sua Descrizione istorica di Fontanablò, tomo I, a 156. Filibien, libro <strong>II</strong>I, a 284,<br />

nella Vita di Jacopo Callott, dove dice che morì in Roma d'anni 70. Florent Le Comte nella Idea di una<br />

bella biblioteca di stampe ecc., libro I, a 179.<br />

Filippo Signorelli da Cortona, pittore, fratello di Luca famoso. Ne parla il Vasari nel proemio della<br />

parte <strong>II</strong>I.<br />

Filippo de Liagno, pittore spagnuolo, vien nominato con lode da don Giovanni de Butron, a 122. Fu<br />

un pittore insigne nativo della città di Madrid, scolare del grande Alonso Cano Sanchez. Si fece<br />

conoscere per uomo di gran valore e pittore universale in diverse opere poste al pubblico, ma sopra<br />

tutto fu singolare nel dipignere piccoli ritratti, talmente che fu chiamato il Tiziano piccolo. Morì nel<br />

1625, poco sopra agli anni 50 di sua età. Vien celebrato dal Paceco nel suo Trattato della pittura, a 442.<br />

Riportato dal Palomino, Museo pittorico, tomo <strong>II</strong>I, a 284.<br />

Filippo Dadi di San Gimignano, fu eccellentissimo scultore in Roma, al riferire di Giovanni Vincenzio<br />

Coppi, negli Annali di Sangimignano, a 222.<br />

[p. 961 – <strong>II</strong> – C_235R] Filippo IV re di Spagna, non isdegnò di esercitare la sua regia mano nel disegno<br />

e nella pittura, conservandosi sino al presente giorno un quadro da lui dipinto nelle Guardarobe Reali.<br />

Disegnarono parimente i serenissimi Infanti di lui fratelli, come attesta Vincenzio Carducci nel Dialogo<br />

V<strong>II</strong>I, a 160. E lo stesso, riportando di don Giovanni de Iauregui, a 201 tergo.<br />

Filippo Ghilardi, pittore, scolare di Pietro da Cortona. Viveva nei tempi di Pietro Testa, nella Vita del<br />

quale ne fa menzione il Baldinucci, decennale V, della parte I, del secolo V, a 481.

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