22.12.2012 Views

volume II - Grand Tour

volume II - Grand Tour

volume II - Grand Tour

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Ermenegildo Hamerani romano, eccellentissimo scultore dei conii per i quali è cognito a tutto il<br />

mondo. Vive ed opera continuamente in Roma nel 1739. Il suo nome sta registrato tra gli accademici<br />

di San Luca di Roma, distinti per merito e fu camarlingo della medesima, come si può vedere nel libro<br />

intitolato Gli eccelsi pregi delle belle arti ecc., stampato in Roma nel 1733 in quarto. Questo dignissimo<br />

professore possiede una delle più scelte collezioni di stampe e disegni che sieno non solo in Roma ma<br />

in qualunque parte d’Europa.<br />

Eriest Krynsz Maes pittore dell’Haia. Fece ritorno alla patria dopo aver girato per l’Italia e<br />

specialmente dopo di avere appreso in Roma una bella maniera di fare ritratti, e altre invenzioni. Il<br />

Baldinucci ne [p. 815 – <strong>II</strong> – C_159R] fa menzione tra i diversi pittori della Fiandra, che fiorivano dal<br />

1600 al 1610, decennale <strong>II</strong>I, della parte <strong>II</strong>I, del secolo IV, a 398.<br />

Edmondo Bouchardon scultor franzese. Dopo di aver studiato nove anni in Roma come pensionario<br />

nell’Accademia di Francia, comparve in pubblico con opere di sì alto pregio che lo fecero riputare un<br />

professore di merito singolarissimo. Richiamato a Parigi dal suo re, vive colà al suo servizio nel 1739 e<br />

colle sue opere maravigliose fa risuonare il suo nome glorioso per tutto il mondo. Molte sono le carte<br />

disegnate da esso, intagliate da intagliatori diversi, ma particolarmente una collezione di statue antiche<br />

di Roma, intagliate in Norimberga da ... [sic] Praislor e alcune altre maggiori di tavole intagliate in<br />

Parigi dal conte di Caylus. Fu ascritto fra gli accademici di merito nell’Accademia di San Luca di Roma,<br />

come si può vedere specialmente dal libro intitolato Gli eccelsi pregi delle belle arti ecc. in cui si vede<br />

registrato il suo nome, stampato in Roma nel 1733.<br />

Eugenio Caxes pittore di Filippo IV re di Spagna, nacque in Madrid, fu figliuolo e scolare di Patrizio<br />

Caxes pittore insigne e architetto, nato nella città di Firenze. Ebbe una stima grandissima per tutta la<br />

Spagna, dove sono moltissime opere sparse in diversi luoghi e fu un gran danno che alcune delle sue<br />

più belle pitture perissero nell’incendio del 1718 seguito in Madrid nella chiesa degli Agostiniani. Morì<br />

in Madrid, in età di anni 65 nel 1642. Palomino, Museo pittorico, tomo <strong>II</strong>I, a 301. Vincenzio Carducci,<br />

Dialogo V<strong>II</strong>, a 110.<br />

[p. 816 – <strong>II</strong> – C_159V] Eustachio du Bois antico pittor franzese, viveva in Francia prima che andassero<br />

colà il Rosso pittor fiorentino e l’abbate Primaticcio pittor bolognese, conforme scrive monsù de Piles<br />

nel Compendio delle vite dei pittori, edizione <strong>II</strong>, libro V<strong>II</strong>, a 446. Filibien, libro <strong>II</strong>I, a 93 il quale aggiugne<br />

che dipinse alcune cose a Fontananblò per la venuta di Carlo V in compagnia di Guglielmo de Hoey.<br />

[biffato] Enea Rossi pittor bolognese, dipinse nella chiesa di San Pier martire di Bologna la tavola e i<br />

due altari di S. Giacinto e di S. Raimondo. Fioriva nel 1604. Il Masini, a 620. [biffato]<br />

Ercoli da Bologna, ambidue pittor di quella città, citati nella Biblioteca bolognese che gli pone per scolari di<br />

Lippo Dalmasi nell’anno 1460, lodandoli come artefici mirabili che si allontanassero da quella maniera<br />

secca degli antichi. Furono altresì lodati dall’Achillini e da Leandro Alberti nella Descrizione dell’Italia alla<br />

pagina 136. Nella sopraddetta Biblioteca Bolognese vien posto in dubbio se i detti Ercoli sieno una stessa<br />

cosa con quello che comunemente allora veniva detto Ercole da Ferrara. Malvasia, parte I. Baldinucci,<br />

decennale I, parte I, secolo <strong>II</strong>I, a 33 nella Vita di Lippo Dalmasi.<br />

Enrico Graauw nacque in Horn l’anno 1627. Il suo primo maestro fu Pier Francesco Grebber di<br />

Harlem poi Jacopo Van Kampen, dal quale studiò per lo spazio di otto anni. Andò al servizio del duca<br />

di Nassau. Nel 1648 viaggiò a Roma e poi a Livorno, di là fece passaggio a Civita Vecchia e<br />

nuovamente a Roma, dove avendo trovato Niccolò Possino, strinse con esso una confidenziale<br />

amicizia. Partito di Roma si trasferì a Amsterdam e finalmente si ridusse in Horn dove morì. Fu di uno<br />

umore malinconico e bisbetico, tanto riferisce Jacob Campo Weyerman, nel tomo <strong>II</strong>.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!