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volume II - Grand Tour

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La Beata Vergine che va in Egitto che presenta il Bambin Giesù a S. Giuseppe a cui stende le braccia in<br />

atto di passare un rio. Dietro a S. Giuseppe vi è un albero e in cielo gloria d’angeli, uno dei quali porta<br />

sul capo una canestra di fiori, e paese in lontano, sotto vi si legge: Emi ac Rema Principis Josephi Renati<br />

Imperialis S. R. E. cardinalis optimi operum artium fautoris honoribus. E sotto nel cantone destro: Ex tabula<br />

Maratta quae asservatur a praefato E.mo card. E nel sinistro: Jac. Frey incidebat Romae Sup. perm. 1735. Once 15<br />

per alto compreso lo scritto, once 10 e mezzo per traverso.<br />

L’Accademia della pittura dedicata da Carlo Maratti ai giovani studiosi del disegno. Sotto e nell’angolo<br />

destro si legge: Eques Carolus Maratti inven et delin. E nel sinistro: N. Dorigny sculp. Once 15 per alto<br />

compreso lo scritto, once 10 per traverso.<br />

La Beata Vergine assunta in gloria dipinta da Carlo Maratti d’ordine di papa Clemente XI nella<br />

cattedrale d’Urbino e dal medesimo dedicata alla stessa Sua Santità. Sotto si legge il suo nome nel<br />

cantone sinistro, e nel destro: Girolamo Frezza sculp. Once 16 per alto compreso lo scritto, once 13<br />

ardite per traverso.<br />

La Beata Vergine assunta in gloria in un globo di nuvole circondata di angeli, sotto nell’angolo destro è<br />

scritto: Carol Marattus pinx. E nel sinistro: R. V. Auden Aerd. sculp. Nel mezzo a caratteri grandi: Quasi<br />

aurora consurgens, cant. 6, v. 9. E sotto in caratteri minori: Assumpta est Maria in coelum, gaudent Angeli<br />

laudantes benedicunt Dominum. Once 13 per alto compreso lo scritto, once 17 per traverso.<br />

[p. 538.16 – <strong>II</strong> – C_020R] La porta del tempio di Giano avanti alla quale vien fatto un sacrifizio sul<br />

tripode. Carta grande per alto, dedicata da Giacomo Frey celebre intagliatore al cardinale Colonna.<br />

Sotto alla dedica, che è in caratteri grandi si legge in caratteri minori: Augustum pace terra marique parta, et<br />

Iano clauso Diis sitantem, a Carolo Maratta in tabula expressum quam in celeberrima Columnensium Aedeum<br />

pinacotheca spectare est, Jacobus Freii easdem a se delineneatam ac aeri incisam in humill. Obsequii signum D. D.<br />

Sotto e nel cantone destro: Carolus Maratta pinxit. E nel sinistro: Jaci. Frey delin. et incid. Romae 1738.<br />

Once 18 per alto compreso lo scritto, once 12 e due terzi per traverso.<br />

La gran carta dell’Omnia vincit Amor, divisa in due carte che ne compongono una sola, dedicata al<br />

marchese Niccolò Maria Pallavicino, con l’arme in mezzo a caratteri grandi e sotto otto versi latini che<br />

cominciano: Cum Victor iactaret ovans Pithona peremptum ecc. ad tabulam a Carolo Maratta iussu regis<br />

Galliarum christianissimi depicta, et in Palatio eiusdem Christmi Regis inter mirifica summoru artificum opera<br />

collocata. R. V. A. Aerd. aeri incid. et delin. Once 19 e mezzo per traverso quando sia annestata e ridotta<br />

tutta una carta. Once 21 scarse per alto compreso lo scritto.<br />

La bellissima carta della morte della Beatissima Vergine. Nel cantone destro si legge: Carolus Marattus<br />

invent. et pinx. E nel sinistro: R. V. Audenaerd. Sculp. Romae Sup. Perm. In mezzo la dedicatoria al<br />

cardinale Alderano Cibo, divisa dalla sua arme in caratteri grandi e più sotto in caratteri minori: Universi<br />

Sancti Apostoli qui Orbem terrae ad salutem gentium peragrabat momento temporis in sublime alati convenerunt<br />

Ierosolimis cumque illic essent B.ma Virgo cum divina gloria in Manus Dei Sanctam tradidit animam, de sermone S.<br />

Joann. Damasc. E più sotto nel suddetto cantone destro: In Aed.s Em.mi et Rev.mi principis Alderani Cybo S.<br />

R. Eccl.de. E nel sinistro: Romae apud Jacobum Frey an 1728. Once 16 per traverso, once 13 e mezzo<br />

compreso lo scritto per alto.<br />

Anibale Caracci che sollevando colla mano destra la pittura la guida al tempio di Apollo e di Pallade,<br />

che ritti sulla porta di esso la stanno aspettando, quello per incoronarla e l’altro per ricoprirla con regio<br />

manto, con due fiumi nei lati da basso, cioè il Tevere e il Reno. Questa carta è ornata e recinta di<br />

architettura e grottesca e nella parte di sopra in una cartella leggesi: Iacentem Picturam Annibal Carraccius e<br />

tenebris suo lumine restituit et ad Apollinis ac Pallades aedem perduxit. Sotto e nel cantone destro: Carolus<br />

Marattus inv. et delin. E nel sinistro: Petrus Aquila sculp. Once 18 e un terzo per traverso, once 14 per alto<br />

compreso lo scritto.<br />

Clelia che passa il Tevere a noto, guidando le altre, sotto e nel cantone destro si legge: Eques Carolus<br />

Marattus inv. Nel sinistro: Andreas Procaccinus sculp. E nel mezzo: Claelia Virgo una ex obsidibus frustrata<br />

custodes dux Agminis Virginum Tyberim tranat sospitesque omnes Romam ad [p. 538.17 – <strong>II</strong> – C_020V]<br />

propinquos restituit, Tit. Liv., decad. I, lib. 2. Once 20 e un terzo per alto, once 15 per alto [sic] compreso lo<br />

scritto.<br />

Nostro Signore nell’orto confortato da due angeli e gli apostoli in lontano che dormono. Sotto e nel<br />

cantone destro: Carol Marattus pinx. Nel sinistro: R. V. Auden Aerd sculp. In mezzo, a caratteri grandi:

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