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volume II - Grand Tour

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Claudio Le Rieux, pittor franzese. Di quest’artefice ne fa menzione di passaggio nella Vita di Niccolò<br />

Possino monsù Filibien, libro IV, a 43.<br />

Cleante pittor spagnuolo, fu bravo paesista. Viveva nel tempo di Pietro da Cortona e di Diego Velasco,<br />

come scrive monsù Filibien, libro IV, a 140.<br />

Curtois borgognone, fu bravo pittore di paesi e viveva nei tempi medesimi di Mignard, di Fresnoy e di<br />

altri. Filibien, libro IV, a 336.<br />

Claudio Perrault. Quantunque fosse medico di professione, con tutto ciò merita di essere nominato tra<br />

gli architetti di buon gusto, avendo lasciato in Parigi molte riprove del suo valore nell’architettura. Fece<br />

il disegno della facciata principale del Louvre. La fabbrica dell’Osservatorio fu fatta parimente col suo<br />

disegno. Fece una nuova traduzione di Vitruvio. Fu membro dell’Accademia delle Scienze. Trovasi la<br />

sua Vita nel suo libro degli uomini illustri. Morì in Parigi il dì 9 ottobre 1688. Florent Le Comte, libro<br />

I, a 33 e 34.<br />

Cottard, architetto franzese. Di questo artefice e di alcune sue opere, ne fa breve menzione Florent Le<br />

Comte, nel libro I, a 39.<br />

[p. 633 – <strong>II</strong> – C_068R] Claudio Henriet, padre d’Israel, fu in Francia un buon pittore sul vetro, come<br />

tralle altre sue opere ne fanno fede le invetriate della chiesa cattedrale di Chalons. Tanto scrive Florent<br />

Le Comte nel suo libro intitolato Gabinetto di quadri, statue e stampe ecc., libro I, a 116.<br />

Claudio Reverdinus, intagliatore in rame antico, ha intagliato diversi rami, tra i quali ve ne sono alcuni<br />

assai immodesti; fece altresì alcuni scherzi di putti, certi fregi lunghi e stretti, e alcuni altri più quadrati,<br />

e altre carte, segnando le sue stampe con la marca seguente CRF [monogramma] ovvero CRO<br />

[monogramma], come nota Florent Le Comte nel suo libro intitolato Gabinetto di quadri, statue e stampe<br />

ecc., libro I, a 140 e 155, nel qual luogo si dice, che quest’artefice intagliava nel 1554.<br />

Cornelio Sichem intagliatore. Trovasi di suo intaglio numero 108 carte del Testamento Vecchio, della<br />

stessa grandezza delle metamorfosi del Tempesta. Poneva nelle sue stampe la seguente marca CS<br />

[monogramma] ovvero VCS [monogramma]. Tanto scrive Florent Le Comte nel suo libro intitolato<br />

Gabinetto di quadri, statue, e stampe ecc., libro I, a 141.<br />

Cormet. Questo intagliatore, il quale ha fatto diverse carte di Tabagies […], tralle quali ve ne sono 13<br />

piccole di figure rappresentanti alcuni storpiati. È parimente di suo intaglio una piccola carta di una<br />

carità con tre putti, dei quali se ne vedono due che camminano con lei. Segnò le sue carte colla<br />

seguente marca CME [monogramma], registrata da Florent Le Comte nel suo libro intitolato Gabinetto<br />

di quadri, statue e stampe ecc., libro I, a 143.<br />

Cuerenhert. Questo intagliatore ha intagliato molte carte dai disegni di Heemskeck, oltre alle proprie di<br />

soggetti cavati da’ romanzi ovvero istorie turche. Costumava di porre alle sue stampe la seguente marca<br />

DVC [monogramma]. Florent Le Comte, nel sul libro intitolato Gabinetto di quadri, statue e stampe ecc.,<br />

libro I, a 144.<br />

Cornelio Hevissen intagliatore, segnò le sue stampe colla marca seguente CAT [monogramma]. Florent<br />

Le Comte, nel suo libro intitolato Gabinetto di quadri, statue e stampe ecc., libro I, a 144.<br />

Cornelio Bus intagliatore, segnò le sue stampe colla marca seguente CB [monogramma]. Florent Le<br />

Comte, nel suo libro intitolato Gabinetto di quadri, statue e stampe ecc., libro I, a 145.

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