volume II - Grand Tour
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coscia destra, e dalla parte sinistra S. Giuseppe appoggiato colla destra al suo bastone, e la sinistra a un<br />
pilastro con veduta di paese in lontano. Nel cantone destro si legge: Carol Eq. Marattus pinx. Nel<br />
sinistro: Jacob Frey del et incid 1729. Nel mezzo e a caratteri maggiori: Beatus Homo qui audit me, prov., cap.<br />
8, e più sotto a caratteri minori: Tabula ab Eq Maratta ad extrema usque lineamenta depicta, osservatur Romae<br />
in museo illmo d. Ab. Albicini. Once 12 e un terzo per alto compreso lo scritto, once 9 per traverso.<br />
Diogene ritto in paese mezzo nudo e panneggiato tenendo un bastone nella mano sinistra su cui si<br />
appoggia avendo gettato in terra la scodella nella quale beveva, e guardando uno che in ginocchio si<br />
abbeverava colla sinistra ad un rio. Sotto vi è scritto: Diogenes intuitus puerum concava bibentem manu.<br />
Cotylam abiecit dicens puer me utilitate superavit, Diog. Laert, De vita philosoph, lib. 6. Nel cantone destro: Eques<br />
Caroli Maratti invent. E nel sinistro: Andreas Procaccinus sculp. Once 12 per alto compreso lo scritto, once<br />
7 e un terzo per traverso.<br />
S. Andrea Corsini in abiti sacerdotali prostrato avanti alla Beata Vergine sulle nubi circondata da angeli<br />
e che gli accenna in alto due angeli che tengono una fascia nella quale sta scritto: Servus meus es tu quia<br />
elegi te et in te gloriabor. Nel cantone destro è scritto: Car. Maratt pinx. Nel mezzo a caratteri grandi:<br />
Sanctus Andreas Corsinus. E nel cantone sinistro: Hieron. Frezza sculp. Once 14 ardite per alto compreso<br />
lo scritto, once 8 per traverso.<br />
Lo stesso S. Antonio detto di sopra genuflesso colle braccia appoggiate sopra un tavolino ecc, in carta<br />
maggiore, nel cantone destro si legge: Carol Marattus pinx. E nel sinistro: R. V. Auden Aerd sculp. Nel<br />
mezzo è scritto in parole grandi: Mundo corde Deum videbunt, ex Matth, cap. V, v. 8. E sotto: Vidit in ulnis ei<br />
colludentem puerulum ultra modum speciosum et Antonium in eius faciem intertum veluti stupentem haesisse deinde<br />
clarius amplexatum ecc. R. P. F. Luc de Wadding, in annal min. Once 13 per alto compreso lo scritto, once 8<br />
e un terzo per traverso.<br />
Cleopatra colla perla nella sinistra e nella destra una ciotola, più che mezza figura nobilmente<br />
panneggiata, intagliata da Giacomo Frey. Nel cantone destro: Equ. Marattus pinxit. Nel mezzo:<br />
Cleopatra. E nel cantone sinistro: [p. 538.11 – <strong>II</strong> – C_017V] Frey sc. Romae 1720. E più sotto: Hegipti<br />
Regiarum novissimae. Once 12 scarse per alto compreso lo scritto, once 7 e mezzo per traverso.<br />
La Beata Vergine col Bambin Gesù, benissimo panneggiata, in piedi, sulle nubi con splendori<br />
all’intorno dalla parte destra della carta. Dall’altra S. Luca col piede ritto alzato e l’altro piegato, volta la<br />
testa verso la Beata Vergine tenendo colla sinistra un quadro appoggiato per ritto sopra uno sgabello<br />
nel quale è l’effigie istessa della Beata Vergine col Bambin Giesù. Colla destra accenna alla medesima.<br />
Lo stesso quadro fatto da lui al naturale dietro alla tela vi è la testa del bue, sullo sgabello, sono i<br />
pennelli e in terra la bacchetta dei pittori. All’acquaforte senza il nome del pittore e dell’intagliatore.<br />
Once 8 per alto, once 5 e 2/3 ardite per traverso.<br />
La raccolta del grano o sia la segatura, dipinta da Carlo Maratti nel Vaticano, si vede nel primo presso<br />
nel cantone destro un villano, in terra sedente che beve, un altro che dorme steso in terra vicino al<br />
primo, appoggiata la testa sul suo braccio destro, e dietro ad esso un altro dritto in piedi che tiene la<br />
mano destra agli occhi, e più in verso il margine della carta alcuni belli alberi. In mezzo si vede il grano,<br />
parte sul suolo ancora non segato, un mietitore che ne ha fatto un fascio e lo lega, colla falce in terra, e<br />
dall’altra parte due che colla falce stanno in atto di segare, e più lontano il paese con casolare. In mezzo<br />
e sul suolo due fasci di grano legati. Sotto si legge: Quaecumque seminaverit homo, haec et metet, ad Galat, cap.<br />
6 vers. 8. Nel cantone destro: Eques Carol Maratti invent. in Palat Pontif Vatican. Nel sinistro: Joannes<br />
Ieronymus Frezza sculp 1704. Once 12 e 2/3 per traverso, once 7 e 2/3 per alto compreso lo scritto.<br />
Il vagliare, pulire, riporre il grano, carta compagna dell’antecedente dipinta da Carlo Maratti nel<br />
Vaticano, intagliata, nel 1703 da Poilly. Sotto si legge: Permundabit aream suam et congregabit triticum suum in<br />
horreum, Matth., cap. 3 ver. 12. Nel cantone destro: Carol Maratti inven. in Palat. Pontif. Vatican. E nel<br />
sinistro: De Poily sculp. Romae ecc. All’acquaforte e della stessa misura del sopraddetto.<br />
La vendemmia e insieme la svinatura, carta compagna delle due antecedenti, dipinta da Carlo Maratti<br />
nel Vaticano e intagliata all’acquaforte nel 1704 da Giovanni Girolamo Frezza. Sotto si legge: Honora<br />
dominum de tua substantia et vino torcularia tuo redundabunt, proverb. 194, 3, vers. 10. Nel cantone destro: Eques<br />
Carol Maratti inven. in Palat. Pontif. Vatican. E nel sinistro: Joannes Hieronimus Frezza sculp. Della stessa<br />
misura delle due sopraddette.