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Allen, Tecniche proibite di persuasione

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Poi dovrai generare una forte risposta di “SI’!”, e per farlo dirai frasi come: “Ti piacerebbe

avere una donna speciale nella tua vita?”, “Riesci ad immaginare quanto sarebbe fantastico

incontrare la tua anima gemella?”, “È facile pensare a quanto sarebbe meravigliosa la vita se

incontrassi una buona compagna, non credi?”.

Di solito, queste domande sono già sufficienti per cambiare il comportamento o le credenze

delle persone. Tuttavia, a partire da questo punto, ti troverai in una posizione migliore per

persuadere il tuo amico o aiutarlo a compiere nuove azioni, che saranno ancora più positive. Quindi,

ora è il tuo turno di pensare: che azioni vorresti che compisse il tuo amico? Che vada ad un

appuntamento al buio? Che chieda un appuntamento a quella ragazza che ha conosciuto al lavoro?

Quali pensi che sarebbero le sue obiezioni a questa idea? Quale tecnica, tra quelle che abbiamo

appreso finora, utilizzeresti per persuaderlo? In che modo gli esporresti le alternative che ha, in

modo che scelga quella che vuoi tu?

Prenditi un momento e pensa a questo scenario. Cerca di risolverlo. Ripassa mentalmente

quello che hai appreso finora e cerca di ideare una possibile strategia per persuadere il tuo amico.

L’unico modo di dominare quello che hai appreso è utilizzare questa conoscenza. Non aver paura di

sbagliarti. Gioca con ciò che sai. Potrei continuare a scrivere per cercare di risolvere tutto al posto

tuo, ma sappiamo che questo non ti aiuterebbe. Hai già le conoscenze di cui hai bisogno, ora devi

pensare e applicarle.

Ma non abbiamo ancora finito. Ci resta ancora uno schema da apprendere. Di seguito,

apprenderemo ad “aprire” la mentalità delle persone.

Come “aprire” la mentalità delle persone

Alcune volte tutto quello di cui hai bisogno perché qualcuno cambi parere è solo un po’ di

effetto leva. Questa leva si può ottenere utilizzando un “operatore modale di possibilità” e un

compito quasi impossibile. Sembra complicato? Continua a leggere e comprenderai meglio.

Lo schema di linguaggio è il seguente:

“Se io facessi <compito impossibile>, saresti disposto ad ascoltare?”

Il compito impossibile può essere qualunque cosa, dall’indovinare un numero da 1 a 100,

fino a quale sarà la prossima canzone a suonare alla radio. Non importa. Quello che importa è che

avrai ottenuto un accordo, e questo accordo dimostra che esiste una parte nell’altra persona che è

disposta a cambiare.

Un’altra tecnica molto popolare è quella conosciuta come “il piede nella porta”. Come dice

il suo nome, la tecnica del piede nella porta fa sì che una persona accetti una grande richiesta

facendo prima una piccola richiesta. In altre parole, si inizia ottenendo un piccolo “sì” per ottenere

poi un “sì” più grande. Questo funziona grazie al principio di coerenza che abbiamo appreso nella

seconda parte del libro. (se non lo ricordi, è una buona idea tornare a leggerlo).

Uno studio particolarmente rappresentativo per verificare questa tecnica è stato realizzato da

un team di psicologi che ha telefonato ad un gruppo di casalinghe chiedendo se potevano rispondere

ad alcune domande riguardo ai diversi prodotti che utilizzavano. Poi, mezza settimana dopo, gli

psicologi hanno chiamato di nuovo per chiedere una valutazione di due ore dei prodotti che avevano

nelle loro case, che si sarebbe svolta con l’invio di cinque o sei uomini a casa loro e che avrebbero

aperto tutti gli armadi e i posti dove tenevano quei prodotti. Qual è stato il risultato? I ricercatori

hanno scoperto che quelle donne avevano il doppio delle probabilità di accettare una “irruzione” a

casa loro, rispetto al gruppo di casalinghe a cui era stata fatta solo la richiesta più grande.

La tecnica del piede nella porta viene illustrata molto bene con un paio di storie. La pima,

chiamata “Il biscotto e il topo”, si può riassumere come segue:

C’era una volta un bambino che ha dato un biscotto ad un topo. A quel punto il topo ha

chiesto un bicchiere di latte. Poi, il topo voleva anche una cannuccia per bere il latte, quindi ne ha

chiesta una. Desiderando evitare di andare in giro con i baffi sporchi di latte, il topo ha chiesto uno

specchio. Quando si è trovato di fronte allo specchio, ha deciso di tagliarsi i capelli, quindi ha

chiesto un paio di forbicine per unghie. In seguito, per spazzare via i suoi peli tagliati, il topo ha

chiesto una scopa. Sentendosi un po’ stanco, a quel punto il topo voleva che gli leggessero una

Pag. 106 a 115

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