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Allen, Tecniche proibite di persuasione

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voce (38%) e dal linguaggio corporeo (55%). Da quel momento, la frase “Non importa quello che

dici, ma come lo dici” è diventata un cliché. Negli ultimi cinquant’anni, gli “esperti” hanno

presentato questa statistica come un mezzo per vendere i loro libri o per ottenere maggiori

partecipazioni ai loro seminari sul linguaggio corporeo. Tuttavia, spesso le persone non riescono a

comprendere completamente quello che lo studio originale ha scoperto davvero.

Se credi all’interpretazione popolare dello studio di Mehrabian, allora dovresti essere in

grado di vedere un film in un’altra lingua e comprendere il 93% di quello che succede

semplicemente grazie al tono di voce e al linguaggio corporeo, anche se non conosci quella lingua!

Per caso è così?

Beh, ovviamente non funziona in questo modo. Ecco cosa ha detto lo stesso Mehrabian:

“Queste osservazioni sono applicabili solo quando un comunicatore sta parlando dei propri

sentimenti o comportamenti”. Questo spiega perché possiamo vedere un programma in televisione

in un’altra lingua e riusciamo a percepire con precisione le emozioni che i personaggi stanno

esprimendo, ma nient’altro.

Allora è più importante quello che si dice o come viene detto? O il contrario? O dipende

dalla situazione?

In realtà, la domanda è sbagliata. Quello che dici non è necessariamente la cosa più

importante. Anche il modo in cui lo dici non è necessariamente la cosa più importante. E neanche

l’intenzione dietro quello che dici è il fattore principale. Quindi smetti di preoccuparti di tutto

questo. Non si tratta di te. Al contrario, inizia a concentrarti su quello che la gente ascolta. Invece di

guardare le percentuali, dobbiamo iniziare ad osservare l’effetto generale che ha la nostra

comunicazione sulle persone che sono con noi, e per comprendere l’effetto della nostra

comunicazione, dobbiamo comprendere il nostro cervello.

Il nostro cervello adora le scorciatoie. Il mondo è un posto complesso, e il tuo cervello viene

attaccato costantemente da un’enorme quantità di informazioni sensoriali, per le quali ha una serie

di risposte pre-programmate che ti aiutano a resistere a questo diluvio. È per questo che quando

senti un forte umore improvviso il tuo corpo fa un salto. Quando vedi del buon cibo, la tua bocca

produce saliva. Quando la stanza è buia e calda, ti viene sonno. Accade tutto automaticamente. Non

devi pensarci, accade e basta. Queste risposte condizionate si attivano perché il tuo cervello ha

imparato ad anticipare quello che viene in seguito.

Alcune di queste lezioni sono programmate nel nostro cervello tramite migliaia di

esperienze che si sono ripetute nella nostra vita. Altre risposte sono pre-programmate ad un livello

più profondo, grazie a centinaia di migliaia di anni di evoluzione dei nostri antenati.

Quindi, è possibile che esistano simili risposte di “causa ed effetto” quando ascoltiamo certe

parole? È possibile che esistano certe parti della comunicazione umana che comandano

universalmente una reazione specifica tipo “scorciatoia”?

La risposta breve è sì. La cosa interessante qui è riconoscere che possiamo anche

individuare intenzionalmente queste reazioni nelle menti di coloro che ci circondano per poter

comunicare in modo più efficace. Come vedrai, le parole e gli schemi di linguaggio di cui si parla in

questo libro non sono semplicemente parole o frasi che vanno di moda. Non dipendono dallo stato o

dall’educazione di chi ascolta. In certi casi, non importa neanche se la persona sta ascoltando in

modo consapevole. Non perdono la loro potenza neanche quando vengono tradotte in altre lingue, e

non vengono influenzate dagli scambi culturali. La bellezza del fenomeno creato dagli schemi di

linguaggio che imparerai qui è che causano risposte profondamente umane e istintive.

Ora, di seguito vedremo qualcosa che la maggior parte della gente non comprende

completamente o nega. Ogni volta che parli con qualcuno, stai influenzando la mente di quella

persona. Anche se scegli di non parlare, il tuo stesso silenzio può influenzarlo. La tua

comunicazione cambia la neurochimica di coloro che ti circondano. Le persone normalmente non

vogliono accettare questa verità perché temono di essere considerate manipolatrici. Ad alcuni non

piace l’idea di influenzare i pensieri delle altre persone per ovvi motivi etici, e alcuni

semplicemente non vogliono accettare questa responsabilità. Tuttavia, per comunicare in modo

efficace, devi accettare questo fatto. Che tu ci provi o meno, stai manipolando pensieri, sentimento

Pag. 7 a 115

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