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Allen, Tecniche proibite di persuasione

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cinestesiche. Fai in modo che l’immagine diventi sempre più molle e priva di sostanza, estranea.

Cos’è successo all’immagine negativa durante questi processi che tu hai diretto? Se sei come la

maggior parte delle persone, l’immagine ha perso potere, è diventata meno forte, meno dolorosa e

potrebbe anche aver smesso di esistere. Quindi, possiamo prendere qualcosa che ci ha creato un

grande dolore nel passato e togliergli la forza, fino a dissolverlo e farlo sparire completamente.

Credo che questo breve esperimento possa essere sufficiente per darti un’idea del potere

della PNL. In pochi minuti, hai preso un sentimento positivo e l’hai rafforzato e intensificato, e sei

riuscito a anche a disfarti di un’intensa immagine negativa e del potere che questa esercitava su di

te. In passato eri alla mercé dei risultati delle tue rappresentazioni interne, mentre ora sai che non

deve essere necessariamente così.

Puoi vivere in due modi. Puoi lasciare che la tua mente continui a controllarti, come è

successo in passato, quando chiunque poteva trasmetterti un’immagine, un suono o una sensazione,

e tu rispondevi automaticamente alla suggestione, oppure puoi scegliere di indirizzare in modo

consapevole la tua mente e impiantare le suggestioni che ti fanno comodo.

Ora vediamo il secondo esercizio.

Come motivarsi

Questa volta pensa a qualcosa nella tua esperienza che hai realizzato quanto ti sentivi

completamente motivato. Rilassati e forma un’immagine mentale più chiara possibile di quella

esperienza. Ora ti chiederò alcune cose riguardo ad essa, e devi prenderti del tempo per rispondere

ad ogni domanda. Non esistono risposte giuste o sbagliate. Persone diverse danno risposte diverse.

- Mentre guardi l’immagine, vedi un film o un’immagine statica? È a colori o in bianco e

nero? È una scena vicina o lontana? È a destra, a sinistra o al centro? In alto, in basso o in mezzo al

tuo campo visivo? È una situazione associata, ovvero, la vedi con i tuoi occhi, o è dissociata,

ovvero, la vedi come se fossi uno spettatore esterno? L’immagine è limitata da una cornice oppure è

un paesaggio senza limiti definiti? È brillante o spenta, scura o luminosa? È nitida o sfocata?

Mentre fai questo esercizio, fai caso alle sub-modalità che sono più forti per te, quelle che sono più

evidenti quando pensi ad esse.

- Adesso vediamo le tue sub-modalità uditive e cinestesiche. Senti la tua voce o quella di

altri protagonisti? Si tratta di un dialogo o di un monologo? I suoni che senti sono forti o deboli? Le

inflessioni variano o sono monotone? Sono lente o rapide? Le voci vanno e vengono o sono come

un mormorio invariabile? Qual è la cosa più importante che senti o che dici a te stesso in questa

scena? Dov’è posizionato il suono? Da dove viene? È una scena violenta o piacevole? Fa caldo o

freddo? Predomina la sensazione di ruvidezza o di morbidezza, flessibilità o rigidità? Puoi toccare

elementi solidi o liquidi? Provi qualche sensazione nel tuo corpo? È una sensazione solida o

diffusa? E in che parte del corpo si trova? Ricordi qualche sapore aspro o dolce?

All’inizio può essere difficile rispondere ad alcune di queste domande. È normale. Inoltre, se

sei una persona prevalentemente uditiva, inizia prima con questa sub-modalità e poi procedi con le

successive.

Bene, dopo aver sperimentato la struttura di qualcosa che ci ha molto motivato nel passato,

ora pensiamo a qualcosa per cui ci piacerebbe essere fortemente motivati, ma che in questo

momento non ci ispira motivazione. Di nuovo, ripetiamo le stesse domande, ma questa volta, presta

particolare attenzione alle differenze tra le risposte rispetto all’azione fortemente motivata. Prendi

nota di quali sono le sub-modalità più potenti, dato che saranno quelle che hanno un maggiore

potenziale per modificare il tuo stato.

- Per continuare, prendi l’esperienza che ti motiva (e che chiameremo esperienza 1) e quella

che vorresti che ti motivasse (esperienza 2), e fai il paragone. Non è molto difficile. Immagina la tua

mente come uno schermo televisivo che trasmette delle immagini vivide e osserva le due esperienze

allo stesso tempo. C’è differenza tra le sub-modalità, non è così? Certo, era facile da prevedere, dato

che differenti rappresentazioni producono risultati di tipo diverso nel sistema nervoso.

- Ora, lentamente, ripristiniamo le sub-modalità dell’esperienza 2, in modo che siano uguali

a quelle dell’esperienza 1. Queste sub-modalità possono essere diverse, a seconda delle persone, ma

è probabile che l’immagine dell’esperienza 1 sia più brillante, più nitida e più vicina rispetto

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