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Buono Giuseppe, 2007, Phd Thesis (tesi dottorato) - Paleonews

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evisione del genere operata da Alméras (1994), vale a dire il setto ridotto, che è ritrovato di<br />

esemplari appartenenti a tutte le specie):<br />

• lunghezza massima che può superare i 17 mm<br />

• larghezza inferiore alla lunghezza<br />

• apice allungato e talvolta acuto,<br />

• piastre deltidiali sempre unite<br />

• plica mediana talvolta assente<br />

• alta percentuale di esemplari con fronte asimmetrica<br />

I nostri esemplari si differenziano lievemente da quelli descritti dalla Rousselle (1968) per la<br />

presenza di:<br />

• un profilo laterale più globoso;<br />

• coste più tardive in alcuni esemplari;<br />

Queste vengono considerate lievi differenze intraspecifiche (possibilmente legate a piccole<br />

variazioni paleoambientali) non tali tali da consentire l’istituzione di un’altra specie.<br />

Distribuzione geografica e biostratigrafica<br />

La Soaresirhynchia babtisrensis è stata segnalata solo da Rousselle (1968) nel Toarciano<br />

inferiore (sotto la zona a Bifrons) di Bab-Tisra (regione di Sidi-Kacem, Prérif occidentale,<br />

Marocco) in associazione con S. bouchardi (Rousselle, 1968; p. 35).<br />

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