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Buono Giuseppe, 2007, Phd Thesis (tesi dottorato) - Paleonews

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Nel Toarciano, le piattaforme meridionali della (Neo) Tetide erano ricche di esemplari di<br />

Prototegulithyris (Alméras ed altri.,1988), inoltre quando si aprì il braccio di mare tra Africa<br />

orientale e Madagascar (Ager, 1986; Ager e Sun, 1989), venne a costituirsi una Provincia (?)<br />

Etiopica nell’area Arabia – Est Africa, caratterizzata dalla presenza di Calyptoria e delle prime<br />

Apothyris strettamente endemiche (cfr. Cooper, 1989).<br />

Nel Pacifico del sud, dopo le estinzioni del Triassico terminale venne ad instaurarsi presso il<br />

Murihiku Terrane (Nuova Zelanda e Nuova Caledonia) una fauna a brachiopodi caratterizzata da<br />

pochi generi endemici come Herangirhynchia, Aucklandirhynchia o Caledorhynchia (MacFarlan,<br />

1992; Grant-Mackie ed altri., 2000).<br />

Più difficile da interpretare l’evoluzione paleogeografica dei brachiopodi nel continente sudamericano,<br />

dove nel corso del Lias si susseguono tali variazioni faunistiche:<br />

• nel Hettangiano le Ande argentine sono caratterizzate dalla presenza di Furcirhynchia, un<br />

genere quasi pandemico ritrovato in zone molto distanti come le Alpi austriache, la Nuova<br />

Zelanda e l'Argentina occidentale. E tra quete ultime due aree si riscontrano affinità anche a<br />

livello specifico (Riccardi ed altri., 2000).<br />

• nel Sinemuriano permane la stesa situazione con la presenza nella El Cholo Fm. (Argentina<br />

occidentale e Perù centrale) (vedi Manceñido, 1990; Riccardi ed altri., 1991) di generi ad<br />

ampia diffusione come Gibbirhynchia, e di altri che denotano relazioni sia con la nuova<br />

Zelanda (Spiriferina debolmente costata), che con le aree del Pacifico (Anarhynchia). È<br />

presente inoltre il genere endemico Peristerothyris. Per gli itinerari migratori disponibili<br />

vedi (Damborenea e Manceñido, 1992; Manceñido e Dagys, 1992; Sandy, 2001).<br />

• Nel Pliensbachiano iniziale, i brachiopodi andini denotano rapporti sempre più vicini con le<br />

faune Celto-Swabian, sia a livello generico che specifico)con i rhynchonellidi<br />

Rhynchonelloidea, Tetrarhynchia, Rudirhynchia (Manceñido, 1990; Manceñido e Dagys,<br />

1992), alcuni spiriferinoidi (Manceñido, 1981; Manceñido, 1990), e tre sottogeneri di<br />

Zeilleria: Zeilleria (Z.), Z. (Cincta), Z. (Pirotella) (Manceñido, 1990; Manceñido e Dagys,<br />

1992; cfr. Delance, 1974; Sucic-Protic, 1985). Inoltre è importante la presenza del<br />

terebratulide Squamiplana (Cuersithyris) del Carixiano dalla penisola iberica, Provenza, e<br />

Carpato-Balkanidi (Manceñido, 1990; Manceñido e Dagys, 1992; cfr. Sucic-Protic, 1971;<br />

Alméras e Moulan, 1982; Fauré, 1985; Alméras e Fauré, 1990). Questo scambio faunale<br />

sembra riflettere la presenza di un collegamento marino poco profondo e intermittente<br />

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