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Buono Giuseppe, 2007, Phd Thesis (tesi dottorato) - Paleonews

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Sulla piattaforma del Friuli i calcari selciferi e le argille della Formazione di Inici (Toarciano-<br />

Aaleniano) sono ricoperti dai Calcari del Vajont (Dogger p.p.). Questi ultimi sono composti da<br />

sabbie oolitiche e detrito scheletrico biogenico depositatisi su slope e bacino in seguito a processi di<br />

flussi gravitativi (Bosellini et alii, 1981).<br />

Il generale approfondimento e il breakup si registrano anche nell’area dell’Appennino<br />

settentrionale con la deposizione delle Marne a Posidonia nel dominio Toscano; e di Marne del<br />

Serrone e Rosso Ammonitico nell’area umbro Marchigiana, verde ammonitico nelle aree di<br />

transizione tra la piattaforma Laziale Abruzzese e il bacino Umbro Marchigiano<br />

Nell’Appennino centro meridionale permane una sedimentazione di mare basso, sebbene al<br />

limite Lias-Dogger si registra un aumento di calcari oolitici che suggeriscono condizioni<br />

paleoceanografiche più aperte.<br />

In Sicilia, le successioni di piattaforma dei vari domini Panormide, Trapanese, Saccente e<br />

Ibleo sono generalmente caratterizzate dalla deposizione di calcari rossi nodulari (Formazione<br />

Buccheri) (Antonelli et alii, 1992). Nella area di Monte Kumeta si hanno calcari a crinoidi del<br />

Pliensbachiano inferiore p.p. seguiti da croste ferro-manganesifere e poi da marne rossastre e<br />

verastre con bivalvi pelagici.<br />

• L’ Annegamento piattaforma del Calare Massiccio<br />

Nel Lias l’ampia piattaforma del calcare massiccio è interessata da un’importante fenomeno di<br />

annegamento che procede da ovest verso est in concomitanza con l’aprirsi del bacino Ligure-<br />

Piemontese.<br />

Il progredire di tale fenomeno è indirettamente registrato dalle migrazioni di faune a<br />

ammoniti. In particolare, l’inizio del dissecamento della piattaforma nell’area in esame può essere<br />

fatto risalire al Sinemuriano inf. (Zona a Bucklandi) in base al rinvenimento di faune ad ammoniti<br />

in diverse successioni dell’Italia centrale (Venturi & Nannarone, 2002; Passeri & Venturi, 2005).<br />

Tuttavia esso prosegue gradualmente interessando l’area del Bacino UM al limite Carixiano<br />

inferiore medio (come testimoniato dall’arrivo in tale area delle HILDOCERATIDAE; Venturi & Ferri,<br />

2001) sebbene permangono porzioni di piattaforma “persistente”.<br />

che:<br />

Nell’interpretare quali possono essere le cause di tale “annegamento” bisogna tener presente<br />

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