Buono Giuseppe, 2007, Phd Thesis (tesi dottorato) - Paleonews
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correnti di upwelling (Kowalewsky et al., 2002) anche se condizioni di alta quantità di<br />
nutrienti sono di solito sfavorevoli per i brachiopodi articolati (Zezina, 2001)<br />
Dati sulle paleocorrenti nell’area tetidea indicano che nel Toarciano nell’oceano Tetide vi<br />
erano forti correnti marine superficiali con andamento circolare in senso orario più o meno costanti<br />
(es. Rohl et al. 2001, 2002). Queste presumibilmente interagivano con le correnti del Laurasian Sea<br />
che erano prevalentemente dirette verso sud (Bjerrum et al 2001), tranne brevi periodi di inversione<br />
(durante i quali è possibile si sia sviluppata la migrazione delle specie di Koninckina; Vörös 2002).<br />
• Precedenti conoscenze sull’evoluzione del genere<br />
Recentemente Radulovic (1995, in stampa) ha segnalato la presenza di due nuove specie di<br />
Soaresirhynchia nella Ex-Jugoslavia (Livari, Montenegro).<br />
Nel Toarciano inferiore la specie S. bouchardi si diffonde nelle piattaforme dell’Europa<br />
centrale (zona a Serpentinum) e nella Tetide occidentale (zona a Levisoni).<br />
Sulle piattaforme dell’Europa centrale (Inghilterra, Poitou in Francia Nord-occidentale) la S.<br />
bouchardi è rappresentato dalla forma standard 2 o 3 coste sul setto dorsale mediano. Al contrario,<br />
nella penisola Iberica (Catalogna, Cordigliera iberica, sotto-bacino nord-Lusitanico) e nel Maghreb<br />
(Alto-Atlante centrale, Monti di Rhar Roubane e Saïda), la specie mostra un polimorfismo molto<br />
profondo che si manifesta in particolare nella variabilità di lunghezza e numero di coste.<br />
Nella provincia europea, oltre alla forma-tipo, si osserva lo sviluppo dei suoi tre morfotipi<br />
hispanica, penichensis e prerenzi. Inoltre si ha la comparsa di S. rustica e S. flamandi (con il<br />
relativo morfotipo calva, poco frequente) associate frequentemente a S. bouchardi, almeno all'inizio<br />
della loro distribuzione temporale.<br />
Le rampe carbonatiche non molto profonde, ad inclinazione bassa, costituivaono ostacoli<br />
geografici che controllavano e limitavano gli scambi di faunali (Alméras & Elmi, 1993).<br />
Quindi, sul pendio carbonatico di Tomar, la S. bouchardi è rappresentata soltanto dalla<br />
relativa forma-tipo e dal frequente morfotipo penichensis, mentre gli altri morfotipi come la S.<br />
rustica occupano le piattaforme poco inclinate, a idrodinamismo debole, sviluppate nella zona di<br />
Rabaçal durante la zona in Levisoni (veda 4 e 26). Simili fenomeni di isolamento sono riscontrabili<br />
nella Provenza meridionale (dove si osserva soltanto la S. bouchardi forma standard e la S. rustica)<br />
e nel Portogallo, nel settore di Quiaios (dove si ha uno sviluppo isolato della S. flamandi).<br />
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