Buono Giuseppe, 2007, Phd Thesis (tesi dottorato) - Paleonews
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3.5) Tecniche di analisi biometrica<br />
Nello studio e dei brachiopodi già da tempo si ricorre a numerose tecniche di analisi per<br />
ottenerne una più precisa caratterizzazione biometrica, e in alcuni casi una più precisa<br />
classificazione sistematica (vedi ad es.: Alméras, 1994).<br />
Le tecniche utilizzate possono essere classificate come analisi univariate, bivariate e<br />
multivariate.<br />
I metodi di analisi univariate procedono all’analisi di un solo carattere alla volta e sono i più<br />
semplici e i più usati tra i mediti biometrici applicati alla paleontologia. Essi permettono di testare<br />
l’omogeneità della distribuzione dei caratteri e forniscono elementi per la comprensione nei<br />
campioni.<br />
In particolare l’omogeneità della distribuzione di un carattere è testata tramite una<br />
comparazione alla curva normale teorica degli stessi parametri (gaussiana). L’adattamento della<br />
curva osservata alla curva teorica si esprime in termini di probabilità e può essere testata tramite il<br />
test χ 2 di Pearson e i test di asimmetria e acutezza (Delance 1974, p. 40).<br />
Lo scopo delle analisi bivariate invece, è quello di cercare i collegamenti (correlazioni) che<br />
potrebbero esistere tra due variabili. Tali eventuali collegamenti possono essere rappresentati da una<br />
espressione matematica (collegamento funzionale).<br />
L’utilizzo più comune di tali analisi in biometria è costituito da un’analisi dettagliata e<br />
precisa dei fenomeni ontogenetici (studi sulla crescita).<br />
In particolare, a seconda del rapporto tra i due caratteri X e Y scelti possono presentarsi i seguenti<br />
casi:<br />
a) se X \ Y resta costante, allora le proporzioni dell’organismo sono invariabili<br />
b) se X \ Y si modifica la natura e l’ampiezza delle modificazioni morfologiche che ne<br />
risultano sono legate al rapporto esistente entro il tasso di crescita di ciascuna delle variabili<br />
(ΔX \ ΔY): i diversi casi frequenti sono:<br />
• se ΔX \ ΔY varia durante l’ontogenesi la crescita è allo metrica e risponde ad un<br />
equazione del tipo y=bx 2 .<br />
• se ΔX \ ΔY resta costante la crescita è isometrica:<br />
o se X \ Y resta costante, la retta passa per l’origine, l’equazione è del tipo y = bx, la<br />
retta è detta armonica, i caratteri variano nelle stesse proporzioni, la forma non si<br />
modifica al crescere della taglia.<br />
o se X \ Y varia, la retta non passa per l’origine, l’equazione è del tipo y = a + bx, la<br />
retta è detta disarmonica (minorante se è positiva, maggiorante se è negativa), i<br />
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