Buono Giuseppe, 2007, Phd Thesis (tesi dottorato) - Paleonews
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4.1 L’Area mediterranea nell’intervallo Triassico superiore - Dogger<br />
In questo paragrafo si ripercorre brevemente la storia geologica dell’area della futura penisola<br />
italiana (Adria).<br />
Il dibattito sull’origine e sullo stato nel Trias-Lias dell’Adria è tuttora aperto e ha dato vita a<br />
numerose ipo<strong>tesi</strong> a riguardo. In sin<strong>tesi</strong> si può dire che esssa è stata considerata sia come<br />
promontorio dell’continente africano durante tutto il Mesozoico (Argand, 1924; Channel et al.,<br />
1979) sia un microcontinente a se stante (Adria e Apulia: Dewey et al., 1973; microcontinente<br />
Mediterraneo: Vörös, 1993, vedi pure cap. 2), e che riguardo quest’ultima ipo<strong>tesi</strong>, essa si separò<br />
dall’Africa nel Permiano (Stampfli et al., 1991; Vai, 1994), nel Triassico (Dewey et al., 1973) o nel<br />
Cretaceo (Dercourt et al., 1986; Ricou, 1994). In ogni caso ci sono chiare evidenze che l’Adria era<br />
separata dal margine nord Africano da un profondo bacino oceanico connesso alla “Tetide ligure”<br />
(De Voogd et al., 1992).<br />
Tale piattaforma carbonatica è stata da tempo paragonata alla piattaforma bahamense del<br />
margine continentale nord americano attuale (Colacicchi 1966; Bernoulli 1976; D’Argenio et al.,<br />
1975). L’anatomia, la crescita e lo smantellamento di questa piattaforma carbonatica sono state<br />
determinate da una combinazione di diversi fattori come subsidenza, variazioni relative del livello<br />
del mare, clima, paleoceanografia, faglie sin-sedimentarie e orogenesi Alpina (Bernoulli, 2001).<br />
In seguito ne viene brevemente illustrata la storia post-orogenetica ercinica, fino al Dogger.<br />
• Triassico superiore<br />
Alla fine del Triassico l’Adria era occupata in massima parte da una vasta piattaforma<br />
peritidale che supportava depositi sia carbonatici (Dolomia Principale e facies equivalenti) che<br />
evaporitici (Anidrite di Burano).<br />
Le facies dolomitiche sono segnalate nelle seguenti aree: Alpi meridionali (Gaetani, 1975;<br />
Carulli et al., 1998), Toscana, Italia centrale (Aurunci e Simburini) (Ciarapica, 1990), Italia<br />
meridionale (Picentini, Lattari, Calabria settentrionale) (Iannace, 1993; Boni et al., 1993; Iannace et<br />
al., 1995; Posenato e Ietto, 1995) e Sicilia (Patacca et al., 1979; Catalano e D’Argenio 1982,<br />
Antonelli et al 1992; Zappaterra, 1994; Catalano et al., 1996).<br />
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