Buono Giuseppe, 2007, Phd Thesis (tesi dottorato) - Paleonews
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3.4) Misurazione parametri biometrici<br />
Le analisi biometriche sono molto importanti nello studio di un qualsiasi taxa in quanto ci<br />
permettono di ottenere una più precisa caratterizzazione degli esemplari.<br />
di evidenziare le traiettorie ontogenetiche di varie specie, il ché ci permette di ricostruirne le<br />
modalità di crescita e di valutarne la variabilità.<br />
Alle analisi biometriche semplici, costituite dai grafici che mettono in relazione due variabili, si<br />
aggiungono poi le analisi statistiche, nel nostro caso “Cluster analysis” e “Principal Component<br />
Analysis” (PCA), che ci permettono una più sicura interpretazione sistematica avvalorando le<br />
eventuali ipo<strong>tesi</strong> con un dato statistico concreto, soprattutto quando si tratta di distinguere due<br />
specie simili appartenenti allo stesso genere o due varietà di una stessa specie nel caso della prima,<br />
e per provare ad interpretare la cause della varianza di un associazione, la seconda.<br />
Le misurazioni sono state prese con calibro digitale.<br />
Per questi tipi di analisi mi sono avvalso ovviamente di alcuni appropriati software:<br />
a) Microsoft Excel: per le analisi semplici a due variabili<br />
b) Systat 10: per le analisi statistiche a più variabili<br />
c) SPSS 11: per le analisi statistiche a più variabili.<br />
Fondamentali sono stati poi gli appunti del corso di Geologia del Quaternario (tenuto dai prof.<br />
Valentino Di Donato ed Elda Russo Ermolli), lo studio dell’analisi statistica su “Biostatistical<br />
Analysis – second edition” (Zar 1984) e soprattutto l’aiuto e la supervisione di Pasquale Raia<br />
[Dipart. di Paleontologia dell’Università di Napoli].<br />
Il punto di partenza dell’analisi biometrica è dato ovviamente dalla scelta dei parametri biometrici<br />
da utilizzare, per la quale mi sono rifatto a vari lavori della copiosa letteratura scientifica a riguardo<br />
(Alméras 1979, 1966, Laurin 1977, 1984; tra tanti altri).<br />
f) Altre indicazioni importanti sulla scelta dei grafici da utilizzare e sulla loro interpretazione sono state tratte dai<br />
seguenti autori: Taddei Ruggiero (1986), Alméras et al. (1993, 1995).<br />
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