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Buono Giuseppe, 2007, Phd Thesis (tesi dottorato) - Paleonews

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annotato la misura riportata dal micrometro si può procedere con la smerigliatura accendendo la<br />

macchina e ruotando sul disco rotante il supporto superiore col campione unito al micrometro.<br />

Durante tale procedimento bisogna più volte aggiungere un po’di smeriglio e di acqua sul disco<br />

rotante per rinvigorirne l’azione abrasiva ogni volta che si avverte un aumento dell’attrito; e bisogna<br />

inoltre costantemente controllare il micrometro per verificare il grado di diminuzione dello spessore<br />

del campione tenendo presente che l’attrito tra i due piani fa riscaldare il micrometro e la<br />

susseguente dilatazione termica fa sì che la misura indicata da questo sia maggiore di quella reale<br />

(in pratica lo spessore del campione è diminuito di meno di quanto indicato dal micrometro), di<br />

conseguenza quando si ritiene di avere raggiunto lo spessore desiderato è preferibile alzare il<br />

supporto del micrometro per un paio di minuti lasciandolo raffreddare e poi ricontrollare lo spessore<br />

del campione cosicché eventualmente si può continuare con l’operazione.<br />

Una volta raggiunto lo spessore desiderato, e dopo aver annotato la misura indicata dal micrometro,<br />

si può procedere con la metodica dei “peels”:<br />

a) innanzitutto bisogna staccare il supporto metallico col campione inglobato dal micrometro e<br />

pulirlo accuratamente dai residui di smeriglio con acqua corrente, quindi dopo averlo<br />

asciugato si sottopone il campione alla “fase di acidatura” versando con un contagocce<br />

qualche goccia di acido cloridrico diluito sulla superficie levigata e lasciando agire per circa<br />

8 secondi, poi bisogna ripulire accuratamente tale superficie ponendola sotto acqua corrente<br />

e asciugandola, ricordandosi di non toccarla con le dita per non inficiare il processo di<br />

acidatura;<br />

b) a questo punto si può procedere nel fare il “peel”, basta infatti cospargere un sottile strato di<br />

acetone sulla superficie levigata e trattata con l’acido e sovrapporvi un pezzetto di foglio<br />

acetato poggiandolo su di un lato e lasciandolo scorrere verso quello opposto in modo da<br />

non lasciare bollicine d’aria tra la superficie e l’acetato, quindi bisogna far asciugare<br />

l’acetone lasciandolo all’aria per un quarto d’ora o in un forno (a 40° gradi) per circa cinque<br />

minuti, in fine basta sollevare lentamente il pezzo di acetato e il “peel” è pronto.<br />

A questa procedura standard bisogna poi aggiungere una serie di indicazioni e di accorgimenti che<br />

sono stati usati per ottimizzare il lavoro:<br />

(A) nella fase iniziale si possono eventualmente tagliare con una sega circolare gli spigoli di<br />

araldite posti lateralmente all’umbone in maniera tale da diminuire considerevolmente<br />

l’attrito del campione con la fresa e velocizzare quindi la procedura.<br />

(B) lo smeriglio utilizzato è a grana 1200 per favorire un’alta risoluzione.<br />

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