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152 Caso “Genoa”<br />

to – si fonda nella sostanza ogni argomentazione difensiva.<br />

Al contrario, l’effettiva causale della dazione di cui trattasi non può<br />

che evincersi da una serie di circostanze pacificamente riscontrate:<br />

- nei giorni antecedenti la gara, nella dirigenza del GENOA era maturato<br />

il sospetto che il TORINO, diretta concorrente per l’immediata<br />

promozione in serie A, stesse ponendo in essere sollec<strong>it</strong>azioni dirette<br />

ad incentivare il VENEZIA; in estrema sintesi, questo convincimento<br />

si fondava su tre diversi elementi: il precedente comportamento<br />

agonistico del Piacenza, quanto rifer<strong>it</strong>o dal CRAVERO al<br />

CAPOZUCCA (“la macchina del TORINO diretta in laguna”) e quanto<br />

specificato da una fonte non individuata (premio a vincere di euro<br />

150.000 offerto al VENEZIA tram<strong>it</strong>e Padovano e Borrello, oggetto del<br />

colloquio intercorso tra il Presidente del TORINO Romero ed Enrico<br />

PREZIOSI, come rifer<strong>it</strong>o dal primo all’Ufficio Indagini e dal secondo<br />

in sede dibattimentale);<br />

- tale clima di sospetto aveva indotto Enrico PREZIOSI ad attivare<br />

CAPOZUCCA per verificare la fondatezza delle “voci ricorrenti” e,<br />

anche e soprattutto, ad attivarsi personalmente onde determinare la<br />

dirigenza del TORINO a desistere da ogni eventuale iniziativa<br />

antiregolamentare e quella del VENEZIA a fornire “idonee garanzie”<br />

per attenersi ad un comportamento “normale”;<br />

- se il contatto con la dirigenza del TORINO si era esaur<strong>it</strong>o nel colloquio<br />

con il Presidente Romero, ben più ampia incisiv<strong>it</strong>à ed insistenza<br />

assunsero gli interventi nei confronti della dirigenza del VENEZIA, in<br />

virtù degli stretti rapporti, anche di amicizia e di fiducia, con Francesco<br />

DAL CIN, al quale di fatto Enrico PREZIOSI attribuiva la concreta<br />

capac<strong>it</strong>à e possibil<strong>it</strong>à - al di là della sua veste formale mutata a segu<strong>it</strong>o<br />

della acquisizione della Società da parte di Gallo - di incidere sul<br />

comportamento della squadra e dei singoli calciatori;<br />

- il ruolo e l’atteggiamento assunto da Francesco DAL CIN nei confronti<br />

di Enrico PREZIOSI è stato quello del “garante”, come esplic<strong>it</strong>amente<br />

richiesto dal secondo ed accettato (oltre che effettivamente eserc<strong>it</strong>ato e<br />

rivendicato) dal primo, anche tram<strong>it</strong>e l’attiv<strong>it</strong>à del figlio Michele DAL<br />

CIN;<br />

- dalle numerose intercettazioni telefoniche e ambientali, di contenuto<br />

grave,preciso e concordante, e dalle dichiarazioni degli stessi<br />

protagonisti emerge la concretezza e l’effettiv<strong>it</strong>à del ruolo svolto da<br />

Francesco DAL CIN. Tale ruolo si è estrinsecato, tra l’altro, nel tenere<br />

costantemente mon<strong>it</strong>orata la s<strong>it</strong>uazione; nell’intervenire direttamente

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