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40 Paolo Amato<br />

rinvenire alcuna disciplina normativa, né la giustizia sportiva si è mai<br />

pronunciata in tal senso, se si eccettua la vicenda, come vedremo, del<br />

calciatore Diego Zanin.<br />

Eppure possono essere riportati numerosi accadimenti, riguardanti<br />

calciatori professionisti, che sarebbero riconducibili nell’alveo del fenomeno<br />

in esame: Lorenzo Mattu, giocatore del AS Latina Calcio SPA (serie C2),<br />

che ha lamentato, dinanzi al collegio arb<strong>it</strong>rale di serie C, il “mancato rispetto<br />

della dign<strong>it</strong>à del lavoratore” da parte della società di appartenenza 2 ; Leo<br />

Criaco, ex calciatore del Benevento Calcio SRL., che ha presentato ricorso<br />

al Collegio arb<strong>it</strong>rale di serie C, contro la propria società, per presunti abusi<br />

sub<strong>it</strong>i nel corso degli allenamenti e per l’estromissione illeg<strong>it</strong>tima dalla<br />

rosa di prima squadra (salvo poi r<strong>it</strong>irare la vertenza); Rodrigo Taddei, allora<br />

in forza all’AC Siena Calcio SPA, che aveva denunciato il club toscano al<br />

Collegio arb<strong>it</strong>rale della FIGC con l’accusa di mobbing; stessa sorte anche<br />

per l’allora calciatore del AC Montichiari SRL. (serie C2), Diego Zanin,<br />

che ha deciso di ricorrere al collegio arb<strong>it</strong>rale di serie C sempre per un<br />

presunto caso di mobbing. 3<br />

Diversi, invece, i più recenti casi dei calciatori della AS Roma Calcio<br />

SPA e dell’Udinese Calcio SPA, Antonio Cassano e Vincenzo Iaquinta,<br />

perché presentano dei fatti molto diversi: per il primo il tutto si è concluso<br />

con un accordo raggiunto tra società e calciatore, che successivamente ha<br />

ripreso a giocare con la prima squadra; per il secondo non si è arrivati<br />

ancora ad una soluzione ed il Presidente della Federazione Italiana Giuoco<br />

Calcio (di segu<strong>it</strong>o FIGC), dott. Franco Carraro, ha dato mandato all’Ufficio<br />

Indagini di occuparsi, a scopo conosc<strong>it</strong>ivo, della vicenda. 4 V’è, però, un<br />

filo conduttore che lega indissolubilmente le varie vicende riportate: il<br />

disaccordo tra società e calciatore sulle modal<strong>it</strong>à di rinnovo del contratto<br />

____________________<br />

2<br />

Il caso è fondamentale perché si tratta della prima denuncia per mobbing<br />

(successivamente r<strong>it</strong>irata) nel mondo del calcio; il giocatore sarà poi reintegrato in prima<br />

squadra a segu<strong>it</strong>o dell’arrivo sulla panchina del Latina del nuovo allenatore. La vicenda<br />

può essere approfond<strong>it</strong>a su http://ilrestodelcarlino.quotidiano.net/chan/43/7:4206946:/<br />

2003/03/10 (dicembre 2005).<br />

3<br />

Il lodo è disponibile su www.lega-calcio-serie-c.<strong>it</strong>/Comunic2004/<br />

Commissione%20Disci-plinare/297Ccd.pdf (di-cembre 2005).<br />

4<br />

Al riguardo si segnala la affermazioni rese al corriere dello sport del Presidente della<br />

FIGC, dott. Franco Carraro, che in mer<strong>it</strong>o al caso Cassano ha dichiarato: «E’ anomalo<br />

che una società non utilizzi un calciatore che non firmi»; l’intervista è disponibile su<br />

www.corrieredellosport.<strong>it</strong> (dicembre 2005). Il presidente dell’AIC, Avv. Sergio Campana,<br />

a suo tempo dichiarò all’AGI (Agenzia Giornalistica Italiana), riferendosi al caso Cassano<br />

che «[…] pensiamo che non sia legale escludere chi non prolunga», l’intervista è<br />

disponibile su www.agi.<strong>it</strong> (dicembre 2005).

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