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ARMI IN PUGNO 22_7_10 2-09-2010 11:53 Pag<strong>in</strong>a 117<br />

stata riconosciuta la sem<strong>in</strong>fermità mentale. Abel – def<strong>in</strong>ito<br />

“potenzialmente pericoloso per sé e per gli altri” – aveva<br />

tentato più volte il suicidio <strong>in</strong> carcere. Una sem<strong>in</strong>fermità<br />

che aveva permesso loro di evitare l’ergastolo, per<br />

una condanna a 30 anni emessa l’11 febbraio 1987.<br />

Per la lunghezza dei procedimenti, nel frattempo erano<br />

decorsi i term<strong>in</strong>i per la carcerazione preventiva e i due<br />

erano stati rimessi <strong>in</strong> libertà con l’obbligo di soggiorno a<br />

Mestr<strong>in</strong>o e Casale Scodosia. Il 10 aprile 1990 la Corte<br />

d’Appello aveva ridotto le pene a ventisette anni sia per<br />

Abel che per Furlan, ma Furlan non ci stava ed era scappato.<br />

Per quattro anni era sparito dalla circolazione f<strong>in</strong>ché<br />

fu r<strong>in</strong>tracciato a Creta. Da parte sua, Abel si fece il<br />

carcere dal primo giorno. Dopo avere protestato contro<br />

la sentenza con lo sciopero della fame ed essere stato ricoverato<br />

per molti anni <strong>in</strong> un ospedale psichiatrico sotto<br />

sorveglianza, Abel ha goduto di permessi premio.<br />

Il 24 aprile 2008 il tribunale di sorveglianza di Milano ha<br />

deciso di affidare Marco Furlan <strong>in</strong> prova ai servizi sociali.<br />

Attraverso i suoi legali, Furlan aveva chiesto di poter lasciare<br />

il carcere di giorno per rientrarvi di notte, ma il tribunale<br />

aveva preso una decisione a sorpresa, preferendo<br />

anticipare la scarcerazione del serial killer, tornato libero<br />

a gennaio 2009. Pochi giorni ed è toccato all’altra metà<br />

Ludwig lasciare il carcere di Sulmona: Wolfgang Abel, che<br />

<strong>in</strong> un’<strong>in</strong>tervista a una televisione veronese lamenta la sua<br />

lunga detenzione da <strong>in</strong>nocente. Proprio così. Innocente.<br />

«Non ho nulla a che vedere con i delitti che mi sono stati<br />

attribuiti», dice. «È stata dura, ma dal carcere sono<br />

uscito sano e <strong>in</strong> buona salute. La mia famiglia mi è sempre<br />

stata vic<strong>in</strong>o e chi mi conosce sa che non c’entro nulla<br />

con la vicenda Ludwig».<br />

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