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ARMI IN PUGNO 22_7_10 2-09-2010 11:53 Pag<strong>in</strong>a 17<br />
vuoti, Pelli e Ognibene s’erano trovati <strong>in</strong>vece <strong>in</strong>aspettatamente<br />
al cospetto di due persone: Graziano Giralucci e<br />
Giuseppe Mazzola, entrambi casualmente presenti nella<br />
sede del partito. Un imprevisto di fronte al quale i due<br />
brigatisti avevano reagito estraendo le pistole, una P38 e<br />
una 7,65 con silenziatore, ma Mazzola s’era avventato<br />
contro uno dei due, subito imitato da Giralucci, che però<br />
era stato colpito alla spalla, mentre Mazzola aveva ricevuto<br />
un colpo alla gamba destra. Poi erano stati f<strong>in</strong>iti entrambi<br />
con un colpo alla testa. La rivendicazione – <strong>in</strong> ritardo,<br />
come detto – arriverà con due volant<strong>in</strong>i fatti ritrovare<br />
<strong>in</strong> cab<strong>in</strong>e telefoniche a Padova e Milano, con una telefonata<br />
alla redazione padovana del quotidiano “Il gazzett<strong>in</strong>o”.<br />
Due vie per due vite<br />
Sedici anni dopo, l’11 maggio 1990, i giudici della Corte<br />
d’Assise di Padova avevano condannato i responsabili di<br />
quegli omicidi a queste pene: Roberto Ognibene a diciotto<br />
anni di reclusione, Susanna Ronconi e Giorgio Semeria<br />
a nove anni e sei mesi, Mart<strong>in</strong>o Seraf<strong>in</strong>i a sei anni, un mese<br />
e dieci giorni. Fabrizio Pelli era <strong>in</strong>tanto morto <strong>in</strong> carcere<br />
nel 1979 per leucemia. Contro la sentenza avevano presentato<br />
appello sia il pubblico m<strong>in</strong>istero che la difesa.<br />
Il processo di secondo grado si era aperto il 20 novembre<br />
1991 di fronte alla Corte d’Assise di Venezia e il 9 dicembre<br />
dello stesso anno Susanna Ronconi, Giorgio Semeria e Mart<strong>in</strong>o<br />
Seraf<strong>in</strong>i si erano visti convertire la condanna <strong>in</strong> concorso<br />
pieno <strong>in</strong> duplice omicidio rispetto al concorso anomalo<br />
del primo grado. Semeria e Ronconi avevano così ricevuto<br />
dodici anni di carcere, Seraf<strong>in</strong>i sette anni e sei mesi,<br />
mentre a Ognibene era stata confermata la pena di di-<br />
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