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ARMI IN PUGNO 22_7_10 2-09-2010 11:53 Pag<strong>in</strong>a 158<br />
ARMI IN PUGNO<br />
A sparare è proprio quell’André ricercato. L’ispettore<br />
Claude Ajazzi è a terra, immobile, ricurvo su un lato, gli<br />
occhi sbarrati. André lo crede morto, ma è solo ferito.<br />
Come ferito è anche Michel Morand<strong>in</strong>, che però si lamenta,<br />
reggendo ancora l’arma. Una Smith&Wesson 38 Special.<br />
Una meraviglia della tecnica. André la strappa dalle<br />
mani del poliziotto, la guarda con ammirazione, poi la<br />
punta contro la faccia del poliziotto, che lo supplica,<br />
piange, tira fuori la sua famiglia. Gli rispondono tre colpi<br />
di quel grosso calibro che gli sfasciano la faccia.<br />
La caccia a quel maledetto da parte della polizia francese<br />
è rabbiosa. Tutta Tolone è sotto assedio, passata al setaccio,<br />
mentre la TV diffonde l’identikit di André. Ed è<br />
grazie alla televisione che arriva la pista giusta. Al comando<br />
centrale di polizia si presentano <strong>in</strong>fatti tre persone:<br />
padre, madre e figlia di 16 anni. Lei, la ragazz<strong>in</strong>a, era<br />
stata con quel bastardo. L’ha riconosciuto <strong>in</strong> televisione,<br />
poi è svenuta. Ma non si chiama André. Si chiama Roberto.<br />
È un attimo <strong>in</strong>crociare l’<strong>in</strong>formazione con le facce dei<br />
galantuom<strong>in</strong>i sul cui capo pende un mandato di cattura<br />
<strong>in</strong>ternazionale. B<strong>in</strong>go! È Roberto Succo. Che, due giorni<br />
dopo, sarà ricercato furiosamente anche dalla polizia<br />
svizzera.<br />
Dopo la sparatoria di Tolone aveva <strong>in</strong>fatti passato il conf<strong>in</strong>e.<br />
Sulla strada fra G<strong>in</strong>evra e Losanna aveva aggredito<br />
il gestore di una stazione di servizio per rubargli la macch<strong>in</strong>a<br />
e proseguire la sua fuga. Abbandonata anche quell’auto,<br />
ne aveva fermata un’altra alla cui guida c’era una<br />
ragazza alla quale aveva <strong>in</strong>timato di accompagnarlo f<strong>in</strong>o<br />
a Berna. Lungo il tragitto, però, c’era stato un <strong>in</strong>cidente<br />
e la ragazza, terrorizzata, era riuscita a fuggire. Intanto<br />
era arrivata la polizia, ma Succo non ci aveva pensato<br />
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