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ARMI IN PUGNO 22_7_10 2-09-2010 11:53 Pag<strong>in</strong>a 172<br />
ARMI IN PUGNO<br />
visto il killer <strong>in</strong> faccia ed era qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong> grado di riconoscerlo.<br />
Determ<strong>in</strong>anti per la cattura erano stati anche gli<br />
sms con cui Profeta rispondeva, dai suoi dieci cellulari,<br />
agli annunci che la questura pubblicava per comunicare<br />
con lui.<br />
Tra le chiamate effettuate, gli <strong>in</strong>quirenti ne avevano notata<br />
una molto strana, diretta a Palermo: il numero apparteneva<br />
a un certo Giovanni Profeta. I sospetti caddero<br />
perciò su Michele, residente a Mestre ed era scattato<br />
immediatamente il mandato di cattura. Profeta fu così<br />
arrestato il 6 febbraio, mentre usciva dagli uffici di una<br />
società di servizi f<strong>in</strong>anziari. Si era dichiarato <strong>in</strong>nocente,<br />
ma nella casa <strong>in</strong> cui viveva con Antonella Gemmati erano<br />
stati ritrovati una pistola e una scatola di cartucce simili<br />
a quelle che avevano ucciso Lissandron e Boscolo, oltre<br />
a un mazzo di carte dove mancavano i quattro re. Quello<br />
di fiori verrà ritrovato successivamente nella sua auto,<br />
<strong>in</strong>sieme al normografo e alla carta da lettere.<br />
Le prove erano <strong>in</strong>equivocabili: Michele Profeta era il serial<br />
killer. A <strong>in</strong>chiodarlo, anche le dichiarazioni della sua<br />
compagna che affermava come tra il 3 e il 15 gennaio il<br />
Profeta si trovasse a Milano per fantomatici impegni di<br />
lavoro. Il collega V<strong>in</strong>cenzo Bozzi, <strong>in</strong>oltre, diceva di averlo<br />
accompagnato all’ospedale di Noventa Vicent<strong>in</strong>a l’8 febbraio,<br />
nell’orario <strong>in</strong> cui erano state effettuate tutte le telefonate<br />
alle varie agenzie.<br />
Profeta era stato trasportato nel carcere Due Palazzi di<br />
Padova e, dopo due mesi di processo e quattordici udienze,<br />
era stato condannato all’ergastolo e a due anni di isolamento.<br />
Il suo avvocato aveva deciso di ricorrere <strong>in</strong> appello,<br />
chiedendo che fossero effettuate delle perizie psichiatriche.<br />
Durante la sua permanenza <strong>in</strong> carcere, Profe-<br />
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